Bilancio 2023. Oltre 10 milioni di opere pubbliche per Budrio e frazioni

REDAZIONE

Aprile 21, 2023| consiglio comunale|By REDAZIONE

Il bilancio 2023 del Comune, oltre alle tante attività previste nella parte della spesa corrente, indica un’importante previsione di interventi e investimenti, quindi risorse straordinarie destinate a manutenzioni e nuove opere. Sarà quindi un anno di lavori pubblici importanti e diffusi sul territorio, grazie a risorse proprie del Comune e grazie a ingenti fondi provenienti da finanziamenti esterni.

Il totale di cui si parla nel bilancio è di 10,6 milioni di cui 7,6 milioni in arrivo da finanziamenti esterni: in particolare dai fondi del Pnrr, dallo Stato e dalla Regione Emilia-Romagna.

GLI INTERVENTI

In sintesi, ecco gli interventi più importanti, in ordine decrescente di valore economico:

  • 2,3 milioni (tranche 2023 Bando Periferie ’16) per il Magazzino Sementi, pista Vigorso, area stazione treni
  • 2,25 milioni per il miglioramento sismico dell’edificio storico scuole elementari del capoluogo
  • 1,7 milioni (tranche 2023 Pnrr) per l’ampliamento palasport Budrio, piscina, nuova palestra, stadio
  • 775mila € per la viabilità: strade, marciapiedi, piste ciclabili
  • 585mila € (Pnrr) per la bonifica del sito Ecowater a Prunaro
  • 550mila € (Regione) per il miglioramento tecnico del teatro
  • 390mila € per copertura palazzetto e attrezzature sportive
  • 325mila € per manutenzione stroardinaria scuola Menarini
  • 245mila € per interventi vari sulle scuole e asili nido
  • 140mila € (Regione) per la sicurezza del canale Fossano
  • 90mila € (Stato) per l’efficientamento energetico del Nido Biavati

L’INDEBITAMENTO

Dal bilancio emerge anche un quadro chiaro sull’indebitamento del Comune di Budrio. Un tema su cui negli anni è stata fatta una propaganda becera da chi è stato all’opposizione fino al 2017, al fine di inquinare i pozzi, infangare chi amministrava, inventare una realtà che non esisteva per cavalcare il populismo e l’antipolitica molto in voga in quegli anni. Ancora più grave è il fatto che questo atteggiamento irresponsabile è poi continuato anche dopo, quando chi ha inventato la bufala del “buco di bilancio” è diventato sindaco. La colpa era sempre di qualcun altro, di “quelli di prima” e, ovviamente, del buco di bilancio, mai rilevato né dai revisori dei conti né dalla Corte di Conti.

Insomma, i numeri dicevano tutt’altro allora, così come dicono tutt’altro oggi. L’indebitamento è in costante calo da molti anni, già da prima del 2012 quando la chiacchiera è stata diffusa in paese grazie a “Budrio Next” e a un clima di caccia alle streghe molto ben orchestrato. In generale, è chiaro che si tratta di un livello di indebitamento sostenibile, in media con gli andamenti generali e, appunto, in costante diminuzione. Le rate dei mutui, accesi in passato per opere pubbliche realizzate addirittura anche negli anni ’90, vengono regolarmente saldate di anno in anno.


Budrio riparte. L'intervento della capogruppo Donati sul Bilancio 2023 del Comune

Ecco il testo integrale dell’intervento della capogruppo di Apriti Budrio Daniela Donati, nel Consiglio comunale del 20 aprile 2023, sul tema del Bilancio di previsione 2023.

Voglio ringraziare i settori bilancio e programmazione e tutti gli altri settori, per la stesura del bilancio di previsione 2023 (e anche per la presentazione e la spiegazione in commissione). Il previsionale, questo anno, ha nei tempi coinciso con il Rendiconto dello scorso esercizio, cioè per l’anno 2022.

Siamo in uno dei momenti più importanti dell’anno, quello dell’approvazione del bilancio previsionale, bilancio che deve rispondere non solo alle leggi contabili, ma anche a dei principi che una amministrazione deve avere come la destinazione efficiente delle risorse economiche, la migliore organizzazione delle persone, lo sviluppo e l’integrazione delle politiche comunali, le garanzie di sostegno alle famiglie e alle imprese con i servizi e le tariffe.

Dicevo passaggio fondamentale, frutto quindi di scelte politiche oltre che economiche, che manifesta la visione e contiene le azioni per il nostro paese, sia per la tenuta economica ma anche per l’innovazione.

Un bilancio che ha richiesto impegno e attenzione, non dimentichiamoci che quando parliamo di bilancio parliamo di donne e uomini, bambini, ragazzi, associazioni culturali e sportive, imprese verso cui dobbiamo costruire risposte non solo per l’oggi, ma anche per il futuro che deve essere sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

E’ un bilancio solido dal punto di vista economico e coraggioso nelle politiche e nelle scelte di fondo con numeri importanti per un paese come il nostro, 26 milioni di euro per la nostra comunità con tutto quello che rappresenta i servizi, l’ambiente e la crescita.

Ci sono 10,600 milioni di investimenti (di cui 7,6milioni da finanziamenti esterni) nella nuova programmazione, numeri grandi che non colgono alcuni dettagli importanti. Lo Stato dal 2020, destina 90mila euro a pioggia per l’efficientamento energetico: in questo anno si è scelto di fare un intervento sul nido Biavati con tettoia, pannelli fotovoltaici e raffrescamento: una scelta precisa, quella di occuparsi del benessere dell’infanzia, a partire da luoghi di vita dei bambini e del personale.

Sono 775mila euro gli investimenti diretti per opere legati alla viabilità, per strade, marciapiedi, piste ciclabili,  in 5 anni sulle asfaltature si è fatto pochissimo, sull’eliminazione di barriere architettoniche nulla, così come sui marciapiedi. Inoltre, nessuna innovazione sull’ambiente con interventi di efficientamento energetico. Ora si cambia direzione in modo netto.

Importanti anche gli investimenti con 245mila su scuole e nidi per interventi indispensabili come  quello per le  scuole Menarini. Spesso, nelle scuole, ci si trova a intervenire su problemi che sono segnalati dal personale e dai genitori da anni e che non sono quasi mai stati affrontati.

Questo dà la misura dell’approccio ai problemi di questa amministrazione. Riconoscere i problemi, farsene carico, fare delle scelte. Ma prima e sullo sfondo c’è l’impegno per una programmazione di medio periodo. Programmazione, quindi, non solo azioni contingenti o imposte dall’urgenza.

Questo avviene in un momento di grande instabilità sociale ed economica generata dalla guerra in corso in Ucraina, che ha comportato un impatto negativo su più fronti: l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, l’inflazione alle stelle che sta mettendo in difficoltà  le famiglie e le imprese. Questo determina per gli enti locali uno sforzo importante per tutelare le famiglie, soprattutto le più fragili. Tutti i comuni sono colpiti dall’aumento dei costi energetici: la gestione di strutture e servizi, tutto richiede energia e ha costi più alti. Sono insufficienti le coperture garantite dal governo nazionale, ma i comuni fanno fronte con risorse proprie.

Certo, da pochi anni siamo in un contesto molto diverso da quello precedente fatto di “tetti di spesa”, tagli continui, un patto di stabilità interno che era una tagliola che bloccava investimenti e interventi sociali. Ma il Bilancio 2023 ha comunque richiesto impegno e attenzione, per garantire i servizi senza aumentare la pressione fiscale e quella tariffaria, in primis quelle legate alle famiglie. E questo è un dato importante, una decisione non scontata. E insieme la copertura stimata a 950mila euro per gli aumenti di costi energetici.  Sull’aumento dei costi di beni e servizi, il comune ha quindi fatto la scelta di non scaricare i costi su famiglie e imprese.

Questo è il un altro dato positivo che va sottolineato.

Scorrendo i capitoli di spesa, si ha un’idea dei temi importanti su cui il comune interviene:

Il 35% della spesa corrente sarà per servizi scolastici e sociale. I servizi scolastici e per l’infanzia (asilo nido, trasporto, mense, il fondo studenti con disabilità) è un capitolo che contiene servizi a protezione delle famiglie: sono il nostro investimento sul futuro.

Grazie ai fondi della regione Emilia-Romagna, da un lato, e i fondi del comune dall’altro è stata confermata l’offerta degli asili nido. Le domande per il 2023 sono in linea con gli anni passati, si investe nella funzione educativa della prima infanzia, calmierando i prezzi per le famiglie con reddito medio basso proprio grazie alle risorse regionali.

Questo in un contesto nazionale dove il governo taglia i fondi per la fascia 0-6 da 309milioni di euro a 288milioni.

Il fondo per la disabilità nel 2023 sarà di 610 mila euro, 90mila in più rispetto al 2022, a conferma della volontà di questa amministrazione di tutelare e sostenere tutti i bambini e ragazzi in condizione di svantaggio.

Si confermano le spese sul servizio sociale, servizio disabili, assistenza domiciliare, coperti  in parte dal distretto per alcune competenze.

Quando si parla del sociale dobbiamo tener presente che si parla di un insieme di offerte e servizi che vanno sempre considerati integrati fra loro, con una organizzazione trasversale che consenta la globalità degli interventi sulla complessità espresse. Attenzione alla salvaguardia delle risorse, ma attenzione anche a tutto il sistema del welfare di comunità che è la capacità di una comunità di attivarsi per le fragilità, dal comune, al terzo settore, il volontariato per un’azione di individuazione delle fragilità e dei bisogno, che è un passaggio fondamentale prima di mettere in campo le azioni. Spesso si prendono in considerazione le questioni ambito per ambito, ma occorre invece l’attenzione all’efficienza del sistema e alla sua capacità di dare risposte complesse a bisogni che sono sempre più sfaccettati e diversificati.

L’intervento del comune dovrà quindi essere sempre più indirizzato a ridurre le distanze e le diverse opportunità di accesso, aiutare chi è in difficoltà e, insieme a questo, rafforzare la rete di comunità, lo stare insieme, la socialità, lo sport per tutti in un contesto educativo e di regole, la cultura fruibile sempre più da tutti.

Fin qui la sostanza. Infine, la forma. È importante l’impegno del comune nel presentare in modo chiaro e comprensibile il bilancio di previsione, il primo di questo nuovo mandato di cambiamento. Abbiamo visto slide di sintesi molto comprensibili, cioè finalmente uno sforzo di trasparenza e chiarezza dopo anni in cui le presentazioni del bilancio erano solo recriminazioni verso altri enti, accuse rivolte al passato, con una deresponsabilizzazione di fondo che non fa onore al ruolo di guida di un comune né alla funzione che svolgiamo in questo luogo.

Un quadro oggi ribaltato che ci vede sostenere con fiducia questa Giunta, i progetti che insieme stiamo mettendo in campo, il presidio delle questioni e le soluzioni che si stanno proponendo.


Un nuovo regolamento per rilanciare le Consulte territoriali (Andrea Quaiotto)

Riportiamo l'intervento del consigliere di Apriti Budrio Andrea Quaiotto sulle modifiche al regolamento in approvazione nel Consiglio comunale del 20 aprile 2023.

Le "correzioni" riguardano la riduzione da sette a cinque dei componenti di ogni consulta, l'eliminazione del minimo dei componenti per ogni frazione in alcune ripartizioni e la revisione dell'interazione tra consulte e Amministrazione, con una relazione meno formale e maggiormente collegata alla programmazione economica e degli interventi.

Ecco l'intervento di Andrea Quaiotto:

Con le modifiche al regolamento delle consulte territoriali non andiamo a dare meno importanza alle frazioni più piccole e non andremo neanche a creare una relazione dall’alto verso il basso.

Semplicemente prendiamo atto del passato, delle esperienze precedenti in cui è risultato difficile garantire la rappresentatività delle consulte. Ricordiamoci che alle ultime elezioni delle consulte si è addirittura fatto fatica a trovare i candidati.

A fronte di ciò, abbiamo deciso anche di non ripartire secondo le precedenti regole l’elezione dei membri stessi. Questo non garantiva sempre la rappresentatività delle diverse frazioni e località.

Riteniamo piuttosto che un funzionamento corretto delle consulte non passi solamente dalla residenza, quanto più dalla loro motivazione a dal prestare il loro impegno di cittadini. Fare parte delle consulte richiede tempo perché bisogna sempre risolvere piccoli problemi, dialogare con la cittadinanza e interfacciarsi con l’Amministrazione.

È proprio il dialogo tra Amministrazione e consulte che vogliamo valorizzare, andando oltre le due audizioni in Consiglio Comunale. Lo abbiamo anche scritto nelle Linee Programmatiche: dobbiamo promuovere un nuovo approccio verso le frazioni, a partire proprio da un ascolto diretto.

Crediamo, quindi, come gruppo Apriti Budrio che queste modifiche porteranno ad un rapporto diretto e non verticale con i territori.


Bilancio 2023 del Comune: tasse e tariffe ferme, difesa dei servizi e cura del territorio

Sono stati inviati nei giorni scorsi ai consiglieri comunali i documenti del Bilancio di previsione 2023 del Comune di Budrio, in vista dell’approvazione in Consiglio comunale prevista per il 20 aprile prossimo.

Le scelte di fondo sembrano essere sostanzialmente cinque e hanno guidato la costruzione complessiva del primo bilancio “pieno” della nuova amministrazione di Budrio:

  1. Copertura dei costi energetici (aumenti per 950mila euro)
  2. Nessun aumento delle tasse e delle tariffe
  3. Difesa dei servizi per le famiglie e le imprese
  4. Cura del territorio e manutenzioni straordinarie
  5. Investimenti (lavori pubblici) per oltre 10 milioni di euro

Di questo ultimo punto ci occuperemo diffusamente in un prossimo articolo. Qui ci soffermiamo sulla parte corrente del bilancio che ammonta a 15,7 milioni di euro, con il pareggio tra entrata e spesa.

Innanzitutto, quindi, come si compone: quali sono le entrate e come sono suddivise le spese correnti?

Sui costi energetici in questo momento si prevede un aumento di 950mila euro per luce e gas (2023 sul ’22). Quale sarà la copertura dei nuovi costi causati dalla crisi energetica?

  • da fondi statali: 112mila euro
  • da risorse comunali: 840mila euro (di cui 395mila da accantonamento 2021 445mila da avanzo libero 2022)

Facciamo poi una carrellata sulle attività e gli interventi previsti nel bilancio corrente.

I servizi scolastici e per l’infanzia sono un capitolo rilevante e gli interventi più importanti sono:

  • Asilo nido: 1,35 milioni di € (copertura da tariffe: 45%)
  • Trasporto scolastico frazioni: 230mila € (copertura da tariffe: 24%)
  • Mense scolastiche: 1,21 milioni di € (copertura da tariffe: 77%)
  • Fondo studenti con disabilità 610mila € (+ 90mila sul 2022)

C’è poi tutto il capitolo del sociale e dell’aiuto alle famiglie in difficoltà e alle persone in condizioni svantaggiate. Ecco i punti caratterizzanti:

  • Contributi per ridurre le “rette” per gli ospiti delle RSA: 60mila €
  • Contributi per famiglie svantaggiate e integrazione affitto: 70mila €
  • Servizi sociali per minori e disabili (con Distretto Pianura Est): 450mila €
  • Assistenza domiciliare e pasti (con Distretto Pianura Est): 100mila €

La cultura e la rete di comunità sono un aspetto importantissimo per Budrio e le sue frazioni. Qui i capitoli più impegnativi:

  • Teatro: 477mila € (copertura da biglietti, abbonamenti e sponsor: 63%)
  • Contributi associativi e manifestazioni culturali: 115mila €
  • Contributi alle società sportive per attività e gestione impianti: 136mila €
  • Progetti bibliotecari e museali: 27mila €

Grande attenzione in questo mandato all’ambiente e alla cura del territorio. Ecco i temi più rilevanti:

  • Cura del verde pubblico, arredi, sfalci, potature e impianti di irrigazione: 324mila €
  • Sfalcio fossi e manutenzioni territorio in convenzione con imprenditori agricoli: 76mila €
  • Disinfestazione dalle zanzare, derattizzazione e controllo dei piccioni: 41mila €
  • Contribuiti GEV e GAM per attività ambientali, tutela aree verdi, controllo rifiuti e conduzione dei cani: 3.500 €


Torna la Festa de l'Unità, quest'anno dal 21 al 25 aprile

Si terrà da venerdì 21 a martedì 25 aprile 2023 la FestUnità di primavera, in bocciofila a Budrio, Via Zenzalino nord, 7

Domenica 23 e martedì 25 aprile il ristorante sarà aperto anche a pranzo.

Sarà possibile l’ASPORTO:
a pranzo dalle 11.00 alle 12.00 e a cena dalle 18.45 in avanti.

Piatti di mare, piatti siciliani e le specialità dei tortellini e delle rane

Info e prenotazioni al 353 4392710

Qui sotto il menu e l’appuntamento di domenica 23 a pranzo con Stefano Bonaccini. Non mancate!


Ecco perché non si farà il "pallone" sulla piscina comunale

Non c'era alcun "ventaglio di soluzioni". Con 1 milione di euro si fa un tendone pressostatico, inefficiente ed ed energivoro.

In merito agli approfondimenti pubblicati nel sito del Comune sul PNRR, in particolare sul progetto di rigenerazione della piscina comunale, abbiamo svolto un approfondimento con gli assessorati di riferimento (bilancio, sport e lavori pubblici) per una chiara rappresentazione dell’iter e della varie fasi in cui il progetto ha visto la luce e oggi riceve una veste compiuta.

Sulla base degli atti disponibili - e non di narrazioni più o meno fantasiose - questa è la situazione di fatto:

  • il progetto iniziale – l'unico predisposto, altri "ventagli di soluzioni" non sono agli atti prevedeva lavori di ristrutturazione edilizia presso la piscina comunale di Budrio attraverso la realizzazione di una copertura ‘amovibile’ della vasca grande con la realizzazione di una struttura pressostatica (un "pallone")
  • per questo progetto è stato previsto un finanziamento pari a 1 milione di euro la cui corresponsione è legata al rispetto dei termini di progettualità fissati dal PNRR; tale finanziamento non può essere modificato in quanto a destinazione (salvo variazioni ben motivate e documentate) 
  • L’attuale Amministrazione, a seguito di approfondimenti tecnici, ha rilevato diverse criticità:
  1. La copertura pressostatica tende per sua natura a deteriorarsi per effetto delle operazioni di smontaggio e rimontaggio nei mesi invernali ed estivi, con la conseguenza di dover ipotizzarne la sostituzione in un arco temporale ricorrente (oneri economici). Per le stesse motivazioni (deterioramento) non sembra lo strumento migliore per arricchire il decoro ambientale della zona, come invece imporrebbe il Pnrr-rigenerazione
  2. aumento esponenziale del costo delle utenze (luce e gas), già in atto dal 2021 e dunque ben evidenti al momento dell’originaria progettazione, per cui il riscaldamento nei mesi invernali non risulta economicamente sostenibile
  3. un’apertura invernale porterebbe a due possibili scenari. Primo: il gestore può non essere in grado di sostenere i costi di un’apertura invernale e quindi decidere di rinunciare alla concessione. In questo caso i cittadini rischierebbero di perdere completamente la piscina. Secondo scenario: il gestore continua ad amministrare la struttura, ma per una gestione economicamente sostenibile sarebbe costretto ad aumentare il costo per gli utenti. In questo modo, le fasce più svantaggiate rimarrebbero escluse dal servizio e si otterrebbe il contrario di quanto richiesto dal PNRR
  4. mancanza di una progettualità finalizzata a favorire il risparmio energetico
  5. Mancanza di una progettualità per favorire le persone con disabilità o ridotta capacità motoria nelle modalità di accesso all’impianto e nell'utilizzo delle vasche. Questo risulta particolarmente penalizzante anche pensando che il nostro territorio ospita un distretto protesico-ortopedico di eccellenza con migliaia di ospiti che si troverebbero di fatto impossibilitati ad accedere al servizio
  6. Su questi aspetti sono stati fatti incontri con l’attuale Società di gestione (SOGESE) che hanno avuto l’esito di confermare, da parte della stessa, l’insostenibilità economica di quel progetto (copertura con un pallone pressostatico) e tutte le riserve sulla prosecuzione del rapporto con il Comune di Budrio. A questo proposito è bene ricordare che diversi impianti nel circondario, durante l’inverno ultimo scorso hanno subito la chiusura al pubblico per la insostenibilità economica e gestionale. Per conferma basta scorre le cronache locali dei mesi precedenti.
Vista la situazione, l’Amministrazione in carica ha comunque svolto ulteriori approfondimenti per comprendere se fosse possibile, attraverso un diverso progetto, garantire comunque la copertura della piscina, consentendo un risparmio energetico e un accesso inclusivo per tutti. Ne è seguita un'ipotesi progettuale (questa sì, è presente agli atti) che ha evidenziato un costo complessivo di fatto triplicato rispetto al contributo previsto in sede di PNRR.
Da queste verifiche economiche, tecniche e di inclusione sociale è conseguita la decisione di procedere alla richiesta di una revisione dell’originaria progettualità. Lasciamo ad altri fantasie e illazioni. Viste le difficoltà ad ottenere variazioni di progetto per i vincoli PNRR, si è fatto leva su quanto già fatto dal Comune di Imola che ha chiesto al Ministero (e ottenuto) di non procedere con un  progetto di rigenerazione della loro piscina, ma di impiegare diversamente tali risorse. Guarda caso, anche per il Comune di Imola si tratta di un progetto su una piscina che viene abbandonato! 

Utile sottolineare che la modifica al progetto è stata concordata e pienamente condivisa dalla attuale società di gestione che ne ha apprezzato in toto i contenuti, ritenendoli del tutto convincenti e dirimenti rispetto alle forti perplessità originariamente comunicate. 

Una considerazione prima delle conclusioni. E’ piuttosto bizzarro sentire invocare il coinvolgimento della cittadinanza oggi, quando all’epoca della progettazione non se ne ha traccia né memoria. Probabilmente l'ansia da campagna elettorale e la frenesia di tappezzare il paese con inutili manifesti sono state cattive consigliere.

In conclusione ci pare di poter dire che sia venuto il momento di rinunciare a tentativi di autodifesa creativi e fantasiosi come quella del "ventaglio di soluzioni tecniche" o a ricostruzioni ridicole come le presunte pressioni della politica per non intralciare altri comuni.

Meglio volgere lo sguardo in avanti per garantire che l’impianto risponda in pieno all’obiettivo di rigenerazione e riqualificazione ambientale dell’area, consenta l’accesso a tutte le persone senza rischi di gravare ulteriormente sulle singole economie e che risponda a quell'inclusività per cui tutti devono poter accedere che, non dimentichiamolo, è uno dei tre pilastri su cui si regge il PNRR.

Audizione di Avviso pubblico, enti locali contro le mafie.

 Si è svolta ieri sera presso la Sala Consiliare una udienza conoscitiva della Commissione Consiliare Sviluppo economico, sui temi della legalità, del contrasto alle mafie e sul tema del gioco d’azzardo.

Qui la registrazione della seduta su YouTube

In audizione nella commissione sono intervenuti:

  • Angela Di Pilato, Coordinatrice Area Metropolitana per Avviso Pubblico e Assessora del Comune di Valsamoggia: il Comune di Budrio è da molti anni Socio di Avviso pubblico, che è un’Associazione di Enti pubblici, Comuni, e Città Metropolitana, Regioni nata con lo scopo di agire e contrastare la criminalità organizzata e le infiltrazioni mafiose. Le infiltrazioni mafiose si insinuano nelle macchine organizzative delle istituzioni e agiscono la dove le economie sono piu floride Uno dei temi fondanti  più importanti dell’Associazione è far opera di sensibilizzazione, far conoscere le buone pratiche, anche scambiarsi le buone pratiche, attivarsi per formarsi ed educare alla cittadinanza responsabile e consapevole.

Una delle ultime azioni di Avviso pubblico è la partecipazione di una ulteriore rete che è il  “Protocollo d’intesa sulla Legalità” siglato a febbraio 2023 da Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Università di Bologna, Sindacati CGIL – CSIL – UIL, Associazione Libera Bologna ed Avviso Pubblico Bologna, Prefettura di Bologna. L’obiettivo è la costituzione di un Tavolo metropolitano permanente della legalità,  per contrastare e prevenire le infiltrazioni mafiose, contrastare il lavoro irregolare e promuovere la cultura della legalità che si impegnerà, a promuovere la cultura della legalità e la cittadinanza attiva e responsabile .

  • Massimo Masetti, vicesindaco del Comune di Casalecchio di Reno quale componente del comitato direttivo nazionale di Avviso Pubblico, ha presentato l’ “Appello per il riordino del settore gioco d’azzardo in Italia”.  Sono stati presentati i dati drammatici che riguardano il gioco d’azzardo, oramai fonte primaria degli introiti delle mafie che supera quella delle droghe ( relazione Commissione Parlamentare antimafia ) e il numero impressionante dei dipendenti patologici dal gioco il doppio dei dipendenti patologici di eroina. 

La richiesta, da parte di tutti gli Enti che aderiranno all’appello , è di mettere ordine nel comparto gioco d’azzardo in Italia. Si ritiene non più rinviabile l’approvazione di una legge di riordino del settore che preveda il coinvolgimento di tutti gli attori in campo e che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale. Vista l’attuale situazione è indispensabile ridurre l’offerta di gioco d’azzardo e avviare una riflessione sui limiti di pericolosità in termini di dipendenza dei giochi autorizzati dallo Stato. Che vengano valutati i parametri di pericolosità dei giochi ed in base a questi si operi una scelta vietando i giochi a maggiore pericolosità di dipendenza.

  • la Polizia Locale, Il Comandante Morrone ha riferito dell’attività svolta sul controllo monitoraggio sul nostro territorio.

La sindaca Debora Badiali ha ricordato i provvedimenti assunti 10 anni fa dal Comune di Budrio fa nei confronti del contrasto al gioco d’azzardo e del metodo di lavoro assunto su questi temi a partire dal bisogno di approfondimento. È importante la condivisione di buone pratiche tra i Comuni, a partire dalle esperienze più consolidate sull’opera di sensibilizzazione ed educazione.

Questa, è stata un’importante tappa dell’impegno di questa Amministrazione per la diffusione e sensibilizzazione su questi temi, a partire  dalla conoscenza e l’approfondimento. Prossimo appuntamento sarà la presentazione dell’appello sul gioco al prossimo consiglio comunale.

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Congresso PD: la sindaca Badiali entra in direzione nazionale

13 marzo 2023

La notizia arrivata domenica pomeriggio dall’Assemblea nazionale del Partito Democratico è quella della proclamazione di Elly Schlein come segretaria e dell’elezione di Stefano Bonaccini come presidente. Insieme a queste due designazioni, l’assemblea ha votato la lista di nomi per la Direzione nazionale, organo di indirizzo politico del partito.

Tra i nomi c’è anche quello della sindaca di Budrio Debora Badiali. Per Budrio è una “prima volta”: mai un budriese aveva fatto parte della direzione nazionale del Partito Democratico o dei partiti che da cui questo proviene.

È per me – che nel PD ci sono praticamente nata – prima di tutto un immenso onore. Lo trovo un riconoscimento enorme per il lavoro di tutti noi. Formalmente io entro in direzione, ma c’è un pezzo di tutti qui dentro e forse questa è una responsabilità ancora più grande.

Motivo di orgoglio e di responsabilità, come ha spiega Badiali nel suo post domenica sera e come ha ribadito in un’intervista rilasciata a Silvia Bignami di Repubblica Bologna, che riportiamo integralmente.


Le nostre candele in piazza, per i morti del naufragio di Crotone

Siamo a una settimana dalla tragedia di Cutro (Crotone) dove un naufragio, a pochi metri dalla costa calabrese, ha ucciso decine di persone in gran parte di nazionalità afgana e pachistana, tra cui diversi bambini piccoli e piccolissimi.

Domenica 5 marzo, in piazza Filopanti a Budrio, insieme a molti nostri concittadini abbiamo ricordato i migranti, chi ha sperato e chi spera in una nuova libertà. Abbiamo ricordato con una profonda poesia di Shire (Casa) cosa significa affrontare viaggi che assomigliano a odissee, abbandonare tutto, privarsi della dignità. Abbiamo immaginato la forza che serve per la ricerca di una libertà negata.

L'immigrazione porta inevitabilmente l'incontro tra culture diverse, questione che non è delle più semplici. Accanto a chi ha un cuore pronto a tendere la mano verso l’altro, c’è chi vuole ergere muri e difendere il Paese da una “invasione nemica”. Abbiamo il dovere di non voltarci nell'oblio dell'indifferenza. Restiamo umani.

Come ha scritto la sindaca Debora Badiali poco dopo il momento di raccoglimento in piazza:

Su questa strage restano diversi interrogativi senza risposta che la rendono ancora più inaccettabile per una società che si dice civile e, ancor prima, per le nostre istituzioni democratiche.

Continua la sindaca:

se le condizioni del mare erano così difficili, come poteva navigare tranquillamente un’imbarcazione “pesantemente sovraffollata”? Perché la segnalazione del coordinamento marittimo (16 ore prima di quella di Frontex) non ha avuto effetto? Perché non è stato proclamato l’evento SAR (Search and rescue)? Perché è stata sin da subito un'operazione di polizia e non di soccorso?


Casa
di Warsan Shire

nessuno lascia la propria casa a meno che
casa sua non siano le mandibole di uno squalo
verso il confine ci corri solo
quando vedi tutta la città correre
i tuoi vicini che corrono più veloci di te
il fiato insanguinato nelle loro gole
il tuo ex-compagno di classe
che ti ha baciato fino a farti girare la testa dietro alla fabbrica di lattine
ora tiene nella mano una pistola più grande del suo corpo
lasci casa tua
quando è proprio lei a non permetterti più di starci.
nessuno lascia casa sua a meno che non sia proprio lei a scacciarlo
fuoco sotto ai piedi
sangue che ti bolle nella pancia
non avresti mai pensato di farlo
fin quando la lama non ti marchia di minacce incandescenti
il collo
e  nonostante tutto continui a portare l’inno nazionale
sotto il respiro
soltanto dopo aver strappato il passaporto nei bagni di un aeroporto
singhiozzando ad ogni boccone di carta
ti è risultato chiaro il fatto che non ci saresti più tornata.
dovete capire
che nessuno mette i suoi figli su una barca
a meno che l’acqua non sia più sicura della terra
nessuno va a bruciarsi i palmi
sotto ai treni
sotto i vagoni
nessuno passa giorni e notti nel ventre di un camion
nutrendosi di giornali a meno che le miglia percorse
non significhino più di un qualsiasi viaggio.
nessuno striscia sotto ai recinti
nessuno vuole essere picchiato
commiserato
nessuno se li sceglie i campi profughi
o le perquisizioni a nudo che ti lasciano
il corpo pieno di dolori
o il carcere,
perché il carcere è più sicuro
di una città che arde
e un secondino
nella notte
è meglio di un carico
di uomini che assomigliano a tuo padre
nessuno ce la può fare
nessuno lo può sopportare
nessuna pelle può resistere a tanto
Il
Andatevene a casa neri
rifugiati
sporchi immigrati
richiedenti asilo
che prosciugano il nostro paese
negri con le mani aperte
hanno un odore strano
selvaggio
hanno distrutto il loro paese e ora vogliono
distruggere il nostro
le parole
gli sguardi storti
come fai a scrollarteli di dosso?
forse perché il colpo è meno duro
che  un arto divelto
o le parole sono più tenere
che quattordici uomini tra
le cosce
o gli insulti sono più facili
da mandare giù
che le macerie
che le ossa
che il corpo di tuo figlio
fatto a pezzi.
a casa ci voglio tornare,
ma casa mia sono le mandibole di uno squalo
casa mia è la canna di un fucile
e a nessuno verrebbe di lasciare la propria casa
a meno che non sia stata lei a inseguirti fino all’ultima sponda
a meno che casa tua non ti abbia detto
affretta il passo
lasciati i panni dietro
striscia nel deserto
sguazza negli oceani
annega
salvati
fatti fame
chiedi l’elemosina
dimentica la tua dignità
la tua sopravvivenza è più importante
Nessuno lascia casa sua se non quando essa diventa una voce sudaticcia
Che ti mormora nell’orecchio
Vattene,
scappatene da me adesso
non so cosa io sia diventata
ma so che qualsiasi altro posto
è  più sicuro che qui.