Radici future, il podcast che parla di Budrio

radici future è il podcast prodotto da Budrio Più.
Insieme alla storica Lorenza Servetti, Debora Badiali affronta alcuni temi che riguardano il nostro paese, approfondendo il passato, le curiosità, gli aneddoti e immaginando il futuro.
Siamo una comunità che si impegna nelle istituzioni e nello spazio pubblico per migliorare l’esistente. Promuoviamo la cultura della memoria come forma di educazione politica e di partecipazione sociale.
Parliamo del nostro territorio, di noi, di ciò che eravamo e di ciò che siamo.
Guardiamo al futuro con lo sguardo aperto al mondo, senza timori proprio perché consapevoli del nostro passato: radici, identità e (anche) contraddizioni.
 
Puoi ascoltare il podcast “radici future” sulle piattaforme di streaming musicale:
 

La prima puntata: Arriva il treno, andiamo!

Abbiamo deciso di partire dal nostro treno, allegoria del collegamento centro-periferia: “la Veneta”, la linea Bologna-Portomaggiore.
Parliamo della sua storia, di come ha intercettato i cambiamenti sociali ed economici delle nostre terre, di ciò che rappresenta per noi budriesi.
In occasione della Festa del 25 aprile raccontiamo ciò che accadde nel territorio di Budrio nei mesi tremendi che portarono alla fine della guerra e alla liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista.

La terza puntata: Tutto cambia, la scuola resta

L’inizio di giugno segna la fine della scuola.
Due anni molto particolari che per la scuola hanno significato stravolgimenti epocali: tempi, modalità, relazioni. Abbiamo deciso di dedicare alla scuola la terza puntata di Radici future. Ripercorriamo la nascita della scuola pubblica a Budrio grazie a Lorenza Servetti, guardiamo all’oggi e a quello che sarà con Antonella Cosentino.

La quarta puntata: 2 agosto 1980: fare memoria, essere comunità

Questa puntata è dedicata alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Insieme a Debora Badiali, in questa occasione, non poteva che esserci Cinzia Venturoli, storica e docente di storia contemporanea all’Università di Bologna: sui temi del terrorismo ha sviluppato bellissimi progetti di public history e a Budrio abbiamo la fortuna di poter collaborare spesso con lei.

La chiacchierata si concentra su cosa ha significato per Cinzia Venturoli il 2 agosto prima di occuparsene professionalmente e poi come è arrivata a occuparsi delle vicende del terrorismo nero e come ha tenuto insieme lavoro storiografico, memoria e impegno civile.

Negli anni come Budrio Più abbiamo promosso vari appuntamenti sul 2 agosto, per cui abbiamo preferito dare questo taglio al podcast, anche perché non saremmo riusciti a essere esaustivi nei 20 minuti di registrazione: il contesto storico e politico, la mattina del 2 agosto, la rete dei soccorsi, la risposta della città, il processo.

Abbiamo chiesto a Cinzia Venturoli di aiutarci a creare una lista di materiali (libri, siti e documentari) per approfondire:

  • Bologna, 2 agosto 1980. La Strage – La Grande Storia di Vanessa Roghi
  • Rai1 Carlo Lucarelli “2 agosto 1980: un giorno nella vita”
  • Rai3 lo Speciale condotto da Franco Di Mare “Una mattina d’agosto”
  • Roberto Greco, il 37
  • Alex Boschetti, Anna Ciammitti, La strage di Bologna, BeccoGiallo, Padova, 2010 (fumetto)
  • Roberto Scardova L’oro di Gelli: Strage di Bologna  Castelvecchi
  • Cinzia Venturoli, Storia di una bomba: Bologna, 2 agosto 1980: la strage, i processi, la memoria, Castelvecchi, 2020
  • www.mappedimemoria.it e la pagina facebook “Dammi la mano, Bologna 2 agosto
  • La canzone “un giorno qualunque” di Luca Taddia (si può ascoltare qui)

La quinta puntata: l’incredibile storia del Teatro Consorziale di Budrio

Il Teatro Consorziale ha una storia incredibile e per ogni budriese, anche per chi lo ha frequentato poco, è parte del proprio DNA. È così da 350 anni. Anche per questo ne parliamo su Radici Future insieme alla storica Lorenza Servetti.

La sesta puntata: un tesoro chiamato Pinacoteca

Per questa nuova puntata di Radici future entriamo nella Pinacoteca civica Inzaghi di Budrio. A Debora Badiali e Lorenza Servetti, in questa puntata si aggiunge Guido Montebugnoli