Ospedale: le parole di Lepore-Badiali e il volantino del centrosinistra
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Riportiamo il testo del volantino del centrosinistra di Budrio
Siamo da sempre attenti al tema della salute e della sanità. Lo eravamo negli anni scorsi, lo siamo adesso, sapendo che se ne sta occupando la sindaca Debora Badiali, impegnata in incontri con gli enti competenti e spesso presente sul posto con gli stessi operatori.
In Italia mancano circa 5mila medici di Pronto soccorso. Questo mette a rischio la permanenza di intere strutture in tutto il Paese. Senza una nuova organizzazione, è l’intera rete di emergenza-urgenza a non reggere di fronte a questa carenza così grave.
Per questo motivo, auspichiamo che il confronto in corso tra le istituzioni per affrontare il tema tenga conto di alcune priorità:
- evitare che la mancanza di medici si abbatta sul 118, sui nodi principali della rete e sulla capacità di dare risposte alle urgenze e ai bisogni più gravi;
- difendere i servizi sanitari del territorio e i presidi ospedalieri a partire da quello di Budrio che, in questi anni, ha espresso un lavoro di qualità, caratterizzandosi peraltro per una grande capacità di risposta nell’ambito della chirurgia di media e bassa intensità, con migliaia di interventi ogni anno, così come nell’ambito della medicina interna e di lungodegenza che negli anni si sono consolidate positivamente
- organizzare i servizi in modo adeguato ai bisogni e alla reale capacità di risposta
Budrio: attività 24 ore su 24
Come hanno scritto i sindaci di Bologna e di Budrio Lepore e Badiali: “è in corso un confronto a livello metropolitano sull’organizzazione dell’emergenza-urgenza per rendere gli interventi e i servizi più appropriati e sostenibili. Questo percorso non ha ancora individuato scelte precise. In ogni caso, per quanto riguarda l’ospedale di Budrio, è comunque previsto il mantenimento di un’attività legata all’urgenza 24 ore su 24”.
No agli allarmi e alle strumentalizzazioni
La salute delle persone e la sanità sono temi troppo delicati per essere affrontati con superficialità o evocando chiusure e arretramenti. Contrastiamo, quindi, speculazioni e strumentalizzazioni, così come informazioni false che stanno circolando sulla chiusura dell’ospedale. Invitiamo tutti a impegnarsi per la valorizzazione del nostro ospedale e dei professionisti che ci lavorano e che sono impegnati nei servizi territoriali.

Bilancio 2023. Oltre 10 milioni di opere pubbliche per Budrio e frazioni
consiglio comunale
Il bilancio 2023 del Comune, oltre alle tante attività previste nella parte della spesa corrente, indica un’importante previsione di interventi e investimenti, quindi risorse straordinarie destinate a manutenzioni e nuove opere. Sarà quindi un anno di lavori pubblici importanti e diffusi sul territorio, grazie a risorse proprie del Comune e grazie a ingenti fondi provenienti da finanziamenti esterni.
Il totale di cui si parla nel bilancio è di 10,6 milioni di cui 7,6 milioni in arrivo da finanziamenti esterni: in particolare dai fondi del Pnrr, dallo Stato e dalla Regione Emilia-Romagna.
GLI INTERVENTI
In sintesi, ecco gli interventi più importanti, in ordine decrescente di valore economico:
- 2,3 milioni (tranche 2023 Bando Periferie ’16) per il Magazzino Sementi, pista Vigorso, area stazione treni
- 2,25 milioni per il miglioramento sismico dell’edificio storico scuole elementari del capoluogo
- 1,7 milioni (tranche 2023 Pnrr) per l’ampliamento palasport Budrio, piscina, nuova palestra, stadio
- 775mila € per la viabilità: strade, marciapiedi, piste ciclabili
- 585mila € (Pnrr) per la bonifica del sito Ecowater a Prunaro
- 550mila € (Regione) per il miglioramento tecnico del teatro
- 390mila € per copertura palazzetto e attrezzature sportive
- 325mila € per manutenzione stroardinaria scuola Menarini
- 245mila € per interventi vari sulle scuole e asili nido
- 140mila € (Regione) per la sicurezza del canale Fossano
- 90mila € (Stato) per l’efficientamento energetico del Nido Biavati
L’INDEBITAMENTO
Dal bilancio emerge anche un quadro chiaro sull’indebitamento del Comune di Budrio. Un tema su cui negli anni è stata fatta una propaganda becera da chi è stato all’opposizione fino al 2017, al fine di inquinare i pozzi, infangare chi amministrava, inventare una realtà che non esisteva per cavalcare il populismo e l’antipolitica molto in voga in quegli anni. Ancora più grave è il fatto che questo atteggiamento irresponsabile è poi continuato anche dopo, quando chi ha inventato la bufala del “buco di bilancio” è diventato sindaco. La colpa era sempre di qualcun altro, di “quelli di prima” e, ovviamente, del buco di bilancio, mai rilevato né dai revisori dei conti né dalla Corte di Conti.

Insomma, i numeri dicevano tutt’altro allora, così come dicono tutt’altro oggi. L’indebitamento è in costante calo da molti anni, già da prima del 2012 quando la chiacchiera è stata diffusa in paese grazie a “Budrio Next” e a un clima di caccia alle streghe molto ben orchestrato. In generale, è chiaro che si tratta di un livello di indebitamento sostenibile, in media con gli andamenti generali e, appunto, in costante diminuzione. Le rate dei mutui, accesi in passato per opere pubbliche realizzate addirittura anche negli anni ’90, vengono regolarmente saldate di anno in anno.
Budrio riparte. L'intervento della capogruppo Donati sul Bilancio 2023 del Comune
Ecco il testo integrale dell’intervento della capogruppo di Apriti Budrio Daniela Donati, nel Consiglio comunale del 20 aprile 2023, sul tema del Bilancio di previsione 2023.
Voglio ringraziare i settori bilancio e programmazione e tutti gli altri settori, per la stesura del bilancio di previsione 2023 (e anche per la presentazione e la spiegazione in commissione). Il previsionale, questo anno, ha nei tempi coinciso con il Rendiconto dello scorso esercizio, cioè per l’anno 2022.
Siamo in uno dei momenti più importanti dell’anno, quello dell’approvazione del bilancio previsionale, bilancio che deve rispondere non solo alle leggi contabili, ma anche a dei principi che una amministrazione deve avere come la destinazione efficiente delle risorse economiche, la migliore organizzazione delle persone, lo sviluppo e l’integrazione delle politiche comunali, le garanzie di sostegno alle famiglie e alle imprese con i servizi e le tariffe.
Dicevo passaggio fondamentale, frutto quindi di scelte politiche oltre che economiche, che manifesta la visione e contiene le azioni per il nostro paese, sia per la tenuta economica ma anche per l’innovazione.
Un bilancio che ha richiesto impegno e attenzione, non dimentichiamoci che quando parliamo di bilancio parliamo di donne e uomini, bambini, ragazzi, associazioni culturali e sportive, imprese verso cui dobbiamo costruire risposte non solo per l’oggi, ma anche per il futuro che deve essere sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
E’ un bilancio solido dal punto di vista economico e coraggioso nelle politiche e nelle scelte di fondo con numeri importanti per un paese come il nostro, 26 milioni di euro per la nostra comunità con tutto quello che rappresenta i servizi, l’ambiente e la crescita.
Ci sono 10,600 milioni di investimenti (di cui 7,6milioni da finanziamenti esterni) nella nuova programmazione, numeri grandi che non colgono alcuni dettagli importanti. Lo Stato dal 2020, destina 90mila euro a pioggia per l’efficientamento energetico: in questo anno si è scelto di fare un intervento sul nido Biavati con tettoia, pannelli fotovoltaici e raffrescamento: una scelta precisa, quella di occuparsi del benessere dell’infanzia, a partire da luoghi di vita dei bambini e del personale.
Sono 775mila euro gli investimenti diretti per opere legati alla viabilità, per strade, marciapiedi, piste ciclabili, in 5 anni sulle asfaltature si è fatto pochissimo, sull’eliminazione di barriere architettoniche nulla, così come sui marciapiedi. Inoltre, nessuna innovazione sull’ambiente con interventi di efficientamento energetico. Ora si cambia direzione in modo netto.
Importanti anche gli investimenti con 245mila su scuole e nidi per interventi indispensabili come quello per le scuole Menarini. Spesso, nelle scuole, ci si trova a intervenire su problemi che sono segnalati dal personale e dai genitori da anni e che non sono quasi mai stati affrontati.
Questo dà la misura dell’approccio ai problemi di questa amministrazione. Riconoscere i problemi, farsene carico, fare delle scelte. Ma prima e sullo sfondo c’è l’impegno per una programmazione di medio periodo. Programmazione, quindi, non solo azioni contingenti o imposte dall’urgenza.
Questo avviene in un momento di grande instabilità sociale ed economica generata dalla guerra in corso in Ucraina, che ha comportato un impatto negativo su più fronti: l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, l’inflazione alle stelle che sta mettendo in difficoltà le famiglie e le imprese. Questo determina per gli enti locali uno sforzo importante per tutelare le famiglie, soprattutto le più fragili. Tutti i comuni sono colpiti dall’aumento dei costi energetici: la gestione di strutture e servizi, tutto richiede energia e ha costi più alti. Sono insufficienti le coperture garantite dal governo nazionale, ma i comuni fanno fronte con risorse proprie.
Certo, da pochi anni siamo in un contesto molto diverso da quello precedente fatto di “tetti di spesa”, tagli continui, un patto di stabilità interno che era una tagliola che bloccava investimenti e interventi sociali. Ma il Bilancio 2023 ha comunque richiesto impegno e attenzione, per garantire i servizi senza aumentare la pressione fiscale e quella tariffaria, in primis quelle legate alle famiglie. E questo è un dato importante, una decisione non scontata. E insieme la copertura stimata a 950mila euro per gli aumenti di costi energetici. Sull’aumento dei costi di beni e servizi, il comune ha quindi fatto la scelta di non scaricare i costi su famiglie e imprese.
Questo è il un altro dato positivo che va sottolineato.
Scorrendo i capitoli di spesa, si ha un’idea dei temi importanti su cui il comune interviene:
Il 35% della spesa corrente sarà per servizi scolastici e sociale. I servizi scolastici e per l’infanzia (asilo nido, trasporto, mense, il fondo studenti con disabilità) è un capitolo che contiene servizi a protezione delle famiglie: sono il nostro investimento sul futuro.
Grazie ai fondi della regione Emilia-Romagna, da un lato, e i fondi del comune dall’altro è stata confermata l’offerta degli asili nido. Le domande per il 2023 sono in linea con gli anni passati, si investe nella funzione educativa della prima infanzia, calmierando i prezzi per le famiglie con reddito medio basso proprio grazie alle risorse regionali.
Questo in un contesto nazionale dove il governo taglia i fondi per la fascia 0-6 da 309milioni di euro a 288milioni.
Il fondo per la disabilità nel 2023 sarà di 610 mila euro, 90mila in più rispetto al 2022, a conferma della volontà di questa amministrazione di tutelare e sostenere tutti i bambini e ragazzi in condizione di svantaggio.
Si confermano le spese sul servizio sociale, servizio disabili, assistenza domiciliare, coperti in parte dal distretto per alcune competenze.
Quando si parla del sociale dobbiamo tener presente che si parla di un insieme di offerte e servizi che vanno sempre considerati integrati fra loro, con una organizzazione trasversale che consenta la globalità degli interventi sulla complessità espresse. Attenzione alla salvaguardia delle risorse, ma attenzione anche a tutto il sistema del welfare di comunità che è la capacità di una comunità di attivarsi per le fragilità, dal comune, al terzo settore, il volontariato per un’azione di individuazione delle fragilità e dei bisogno, che è un passaggio fondamentale prima di mettere in campo le azioni. Spesso si prendono in considerazione le questioni ambito per ambito, ma occorre invece l’attenzione all’efficienza del sistema e alla sua capacità di dare risposte complesse a bisogni che sono sempre più sfaccettati e diversificati.
L’intervento del comune dovrà quindi essere sempre più indirizzato a ridurre le distanze e le diverse opportunità di accesso, aiutare chi è in difficoltà e, insieme a questo, rafforzare la rete di comunità, lo stare insieme, la socialità, lo sport per tutti in un contesto educativo e di regole, la cultura fruibile sempre più da tutti.
Fin qui la sostanza. Infine, la forma. È importante l’impegno del comune nel presentare in modo chiaro e comprensibile il bilancio di previsione, il primo di questo nuovo mandato di cambiamento. Abbiamo visto slide di sintesi molto comprensibili, cioè finalmente uno sforzo di trasparenza e chiarezza dopo anni in cui le presentazioni del bilancio erano solo recriminazioni verso altri enti, accuse rivolte al passato, con una deresponsabilizzazione di fondo che non fa onore al ruolo di guida di un comune né alla funzione che svolgiamo in questo luogo.
Un quadro oggi ribaltato che ci vede sostenere con fiducia questa Giunta, i progetti che insieme stiamo mettendo in campo, il presidio delle questioni e le soluzioni che si stanno proponendo.

Un nuovo regolamento per rilanciare le Consulte territoriali (Andrea Quaiotto)
Riportiamo l'intervento del consigliere di Apriti Budrio Andrea Quaiotto sulle modifiche al regolamento in approvazione nel Consiglio comunale del 20 aprile 2023.
Le "correzioni" riguardano la riduzione da sette a cinque dei componenti di ogni consulta, l'eliminazione del minimo dei componenti per ogni frazione in alcune ripartizioni e la revisione dell'interazione tra consulte e Amministrazione, con una relazione meno formale e maggiormente collegata alla programmazione economica e degli interventi.
Ecco l'intervento di Andrea Quaiotto:
Con le modifiche al regolamento delle consulte territoriali non andiamo a dare meno importanza alle frazioni più piccole e non andremo neanche a creare una relazione dall’alto verso il basso.
Semplicemente prendiamo atto del passato, delle esperienze precedenti in cui è risultato difficile garantire la rappresentatività delle consulte. Ricordiamoci che alle ultime elezioni delle consulte si è addirittura fatto fatica a trovare i candidati.
A fronte di ciò, abbiamo deciso anche di non ripartire secondo le precedenti regole l’elezione dei membri stessi. Questo non garantiva sempre la rappresentatività delle diverse frazioni e località.
Riteniamo piuttosto che un funzionamento corretto delle consulte non passi solamente dalla residenza, quanto più dalla loro motivazione a dal prestare il loro impegno di cittadini. Fare parte delle consulte richiede tempo perché bisogna sempre risolvere piccoli problemi, dialogare con la cittadinanza e interfacciarsi con l’Amministrazione.
È proprio il dialogo tra Amministrazione e consulte che vogliamo valorizzare, andando oltre le due audizioni in Consiglio Comunale. Lo abbiamo anche scritto nelle Linee Programmatiche: dobbiamo promuovere un nuovo approccio verso le frazioni, a partire proprio da un ascolto diretto.
Crediamo, quindi, come gruppo Apriti Budrio che queste modifiche porteranno ad un rapporto diretto e non verticale con i territori.
Bilancio 2023 del Comune: tasse e tariffe ferme, difesa dei servizi e cura del territorio
Sono stati inviati nei giorni scorsi ai consiglieri comunali i documenti del Bilancio di previsione 2023 del Comune di Budrio, in vista dell’approvazione in Consiglio comunale prevista per il 20 aprile prossimo.
Le scelte di fondo sembrano essere sostanzialmente cinque e hanno guidato la costruzione complessiva del primo bilancio “pieno” della nuova amministrazione di Budrio:
- Copertura dei costi energetici (aumenti per 950mila euro)
- Nessun aumento delle tasse e delle tariffe
- Difesa dei servizi per le famiglie e le imprese
- Cura del territorio e manutenzioni straordinarie
- Investimenti (lavori pubblici) per oltre 10 milioni di euro
Di questo ultimo punto ci occuperemo diffusamente in un prossimo articolo. Qui ci soffermiamo sulla parte corrente del bilancio che ammonta a 15,7 milioni di euro, con il pareggio tra entrata e spesa.
Innanzitutto, quindi, come si compone: quali sono le entrate e come sono suddivise le spese correnti?

Sui costi energetici in questo momento si prevede un aumento di 950mila euro per luce e gas (2023 sul ’22). Quale sarà la copertura dei nuovi costi causati dalla crisi energetica?
- da fondi statali: 112mila euro
- da risorse comunali: 840mila euro (di cui 395mila da accantonamento 2021 445mila da avanzo libero 2022)
Facciamo poi una carrellata sulle attività e gli interventi previsti nel bilancio corrente.
I servizi scolastici e per l’infanzia sono un capitolo rilevante e gli interventi più importanti sono:
- Asilo nido: 1,35 milioni di € (copertura da tariffe: 45%)
- Trasporto scolastico frazioni: 230mila € (copertura da tariffe: 24%)
- Mense scolastiche: 1,21 milioni di € (copertura da tariffe: 77%)
- Fondo studenti con disabilità 610mila € (+ 90mila sul 2022)
C’è poi tutto il capitolo del sociale e dell’aiuto alle famiglie in difficoltà e alle persone in condizioni svantaggiate. Ecco i punti caratterizzanti:
- Contributi per ridurre le “rette” per gli ospiti delle RSA: 60mila €
- Contributi per famiglie svantaggiate e integrazione affitto: 70mila €
- Servizi sociali per minori e disabili (con Distretto Pianura Est): 450mila €
- Assistenza domiciliare e pasti (con Distretto Pianura Est): 100mila €
La cultura e la rete di comunità sono un aspetto importantissimo per Budrio e le sue frazioni. Qui i capitoli più impegnativi:
- Teatro: 477mila € (copertura da biglietti, abbonamenti e sponsor: 63%)
- Contributi associativi e manifestazioni culturali: 115mila €
- Contributi alle società sportive per attività e gestione impianti: 136mila €
- Progetti bibliotecari e museali: 27mila €
Grande attenzione in questo mandato all’ambiente e alla cura del territorio. Ecco i temi più rilevanti:
- Cura del verde pubblico, arredi, sfalci, potature e impianti di irrigazione: 324mila €
- Sfalcio fossi e manutenzioni territorio in convenzione con imprenditori agricoli: 76mila €
- Disinfestazione dalle zanzare, derattizzazione e controllo dei piccioni: 41mila €
- Contribuiti GEV e GAM per attività ambientali, tutela aree verdi, controllo rifiuti e conduzione dei cani: 3.500 €
Torna la Festa de l'Unità, quest'anno dal 21 al 25 aprile
Si terrà da venerdì 21 a martedì 25 aprile 2023 la FestUnità di primavera, in bocciofila a Budrio, Via Zenzalino nord, 7
Domenica 23 e martedì 25 aprile il ristorante sarà aperto anche a pranzo.
Sarà possibile l’ASPORTO:
a pranzo dalle 11.00 alle 12.00 e a cena dalle 18.45 in avanti.
Piatti di mare, piatti siciliani e le specialità dei tortellini e delle rane
Info e prenotazioni al 353 4392710
Qui sotto il menu e l’appuntamento di domenica 23 a pranzo con Stefano Bonaccini. Non mancate!

Audizione di Avviso pubblico, enti locali contro le mafie.
Si è svolta ieri sera presso la Sala Consiliare una udienza conoscitiva della Commissione Consiliare Sviluppo economico, sui temi della legalità, del contrasto alle mafie e sul tema del gioco d’azzardo.
Qui la registrazione della seduta su YouTube
In audizione nella commissione sono intervenuti:
- Angela Di Pilato, Coordinatrice Area Metropolitana per Avviso Pubblico e Assessora del Comune di Valsamoggia: il Comune di Budrio è da molti anni Socio di Avviso pubblico, che è un’Associazione di Enti pubblici, Comuni, e Città Metropolitana, Regioni nata con lo scopo di agire e contrastare la criminalità organizzata e le infiltrazioni mafiose. Le infiltrazioni mafiose si insinuano nelle macchine organizzative delle istituzioni e agiscono la dove le economie sono piu floride Uno dei temi fondanti più importanti dell’Associazione è far opera di sensibilizzazione, far conoscere le buone pratiche, anche scambiarsi le buone pratiche, attivarsi per formarsi ed educare alla cittadinanza responsabile e consapevole.
Una delle ultime azioni di Avviso pubblico è la partecipazione di una ulteriore rete che è il “Protocollo d’intesa sulla Legalità” siglato a febbraio 2023 da Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Università di Bologna, Sindacati CGIL – CSIL – UIL, Associazione Libera Bologna ed Avviso Pubblico Bologna, Prefettura di Bologna. L’obiettivo è la costituzione di un Tavolo metropolitano permanente della legalità, per contrastare e prevenire le infiltrazioni mafiose, contrastare il lavoro irregolare e promuovere la cultura della legalità che si impegnerà, a promuovere la cultura della legalità e la cittadinanza attiva e responsabile .
- Massimo Masetti, vicesindaco del Comune di Casalecchio di Reno quale componente del comitato direttivo nazionale di Avviso Pubblico, ha presentato l’ “Appello per il riordino del settore gioco d’azzardo in Italia”. Sono stati presentati i dati drammatici che riguardano il gioco d’azzardo, oramai fonte primaria degli introiti delle mafie che supera quella delle droghe ( relazione Commissione Parlamentare antimafia ) e il numero impressionante dei dipendenti patologici dal gioco il doppio dei dipendenti patologici di eroina.
La richiesta, da parte di tutti gli Enti che aderiranno all’appello , è di mettere ordine nel comparto gioco d’azzardo in Italia. Si ritiene non più rinviabile l’approvazione di una legge di riordino del settore che preveda il coinvolgimento di tutti gli attori in campo e che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale. Vista l’attuale situazione è indispensabile ridurre l’offerta di gioco d’azzardo e avviare una riflessione sui limiti di pericolosità in termini di dipendenza dei giochi autorizzati dallo Stato. Che vengano valutati i parametri di pericolosità dei giochi ed in base a questi si operi una scelta vietando i giochi a maggiore pericolosità di dipendenza.
- la Polizia Locale, Il Comandante Morrone ha riferito dell’attività svolta sul controllo monitoraggio sul nostro territorio.
La sindaca Debora Badiali ha ricordato i provvedimenti assunti 10 anni fa dal Comune di Budrio fa nei confronti del contrasto al gioco d’azzardo e del metodo di lavoro assunto su questi temi a partire dal bisogno di approfondimento. È importante la condivisione di buone pratiche tra i Comuni, a partire dalle esperienze più consolidate sull’opera di sensibilizzazione ed educazione.
Questa, è stata un’importante tappa dell’impegno di questa Amministrazione per la diffusione e sensibilizzazione su questi temi, a partire dalla conoscenza e l’approfondimento. Prossimo appuntamento sarà la presentazione dell’appello sul gioco al prossimo consiglio comunale.
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"Cessate il fuoco!" e i diritti negati delle donne. Le due mozioni approvate in Consiglio
Nel Consiglio comunale di martedì 28 febbraio, insieme a importanti delibere che riguardano l'attività amministrativa, il gruppo di maggioranza Apriti Budrio ha proposto alla discussione due mozioni, poi approvate all'unanimità, su temi molto sentiti e che posizionano ancora una volta Budrio dalla parte dell'Ucraina occupata e aggredita militarmente e della sua popolazione civile, del rispetto delle donne e dei diritti umani.
Ecco i due testi che riportiamo integralmente:
Cessate il fuoco!
Il Comune di Budrio (Bologna)
Considerato che l’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione;
Considerato che questa terribile e inconcepibile ferita dell’umanità, anziché rimarginarsi, continua a sanguinare sempre di più, rischiando di allargarsi;
Profondamente colpiti dall’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, per le migliaia di vittime, in particolare tra i bambini, e le tante distruzioni, che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie e minacciano con il freddo e la fame vasti territori;
Considerato che l’umanità si trova nuovamente davanti alla minaccia atomica e il rischio di un’escalation nucleare aumenta fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale;
chiede al Presidente della Federazione Russa di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte;
chiede al Presidente dell’Ucraina di essere aperto a serie proposte di pace;
chiede con insistenza a tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle Nazioni di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo.
Dopo un anno di guerra, si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici per far finire questa immane tragedia. La guerra in sé stessa è un errore e un orrore!
“I diritti negati delle donne – Focus - Iran e Afghanistan”
“AGAINST - CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA PERPETRATA AI DANNI DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE IN IRAN E AFGHANISTAN”
Il Consiglio comunale di Budrio (Bologna)
PREMESSO CHE
Il 15 agosto 2021 e il 16 settembre 2022 rappresentano due date cruciali che hanno determinato uno stravolgimento del panorama internazionale globale e hanno segnato e continuano a segnare la storia di due Paesi, l’Afghanistan e l’Iran, e con loro la vita e le sorti di intere generazioni di donne, ragazzi e bambini;
il ritiro delle truppe americane da Kabul ed il conseguente ritorno al potere dei talebani ha significato per donne e bambine afghane la perdita di ogni diritto conquistato negli ultimi 20 anni;
il regime segregazionista talebano ha imposto una serie di divieti che di fatto annullano qualsiasi possibilità di vita fuori dalle mura domestiche per le donne e le bambine afghane, tra cui:
- - divieto assoluto di lavorare e di svolgere professioni, solo alcune donne medico e infermiere hanno il permesso di lavorare in alcuni ospedali di Kabul,
- - divieto assoluto di uscire di casa se non accompagnate da un mahram (parente stretto: padre, fratello o marito),
- - divieto di trattare con negozianti di sesso maschile,
- - divieto di studiare in scuole, università o altre istituzioni educative (i talebani hanno convertito lescuole femminili in seminari religiosi),
- - obbligodiindossareillungovelo(Burqa)chelecopredacapoapiedi,
- - frustrate, percosse, invettiva verbale, sono la punizione per quelle donne che non vestono secondo le regole imposte dai talebani, o che non sono accompagnate da un mahram,
- - frustate in pubblico per le donne che non hanno le caviglie coperte,
- - lapidazione pubblica per le donne accusate di avere relazioni sessuali al di fuori del matrimonio(anche se vittime di violenza sessuale,
- - divieto di uso di cosmetici. (A molte donne con unghie dipinte sono state tagliate le dita), divieto di parlare o di dare la mano a uomini diversi da un mahram, divieto di ridere ad alta voce. (Nessun estraneo dovrebbe sentire la voce di una donna), divieto di portare tacchi alti poiché producono suono quando camminano (un uomo non deve sentire i passi di una donna),
- - divieto di andare in taxi senza un mahram, divieto di apparire in radio, televisione, o in incontri pubblici di qualsiasi tipo, divieto di praticare sport o di entrare in un centro sportivo o in un club, divieto di andare in bicicletta o motocicletta, anche con il mahram,
- - divieto di indossare vestiti di colori vivaci, in quanto «colori sessualmente provocanti», divieto di incontrarsi in occasioni di festa o per scopi ricreativi, divieto di lavare i vestiti vicino a fiumi o in luoghi pubblici,
- - modifica di tutti i nomi di luogo inclusa la parola «donna». Per esempio, i «giardini per donne» sono stati chiamati «giardini di primavera», divieto di apparire sui balconi delle loro case e oscuramento di tutte le finestre in modo che le donne non possano essere viste dall'esterno, divieto per i sarti maschili di prendere misure per le donne o cucire vestiti femminili, divieto di utilizzare pantaloni larghi, anche sotto il burqa,
- - chiusura di tutti i bagni pubblici femminili,
- - divieto per uomini e donne di viaggiare sugli stessi bus. Sui bus si può leggere «per soli uomini»(o «per sole donne», ma le donne non possono viaggiare senza accompagnatore ...),
- - divieto di essere fotografate o filmate,
- - divieto di stampare su giornali e libri foto di donne o di appenderle sulle pareti delle case o nei negozi.
In Iran, dopo la morte di Masha Amini, la 22enne curdo-iraniana, avvenuta il 16 settembre scorso, a seguito della detenzione in un centro della polizia morale in cui era stata rinchiusa per non aver indossato correttamente il velo, si susseguono manifestazioni e proteste e si registrano:
- - oltre 520 manifestanti uccisi negli scontri con la polizia,
- - 19.000 persone arrestate,
- esecuzioni e impiccagioni di giovani, tra loro Hadis Najafi,20 anni, Nika Shakrami,17 anni,Hannaneh Kia, 23 anni, Mahdi Karami e Seyed Mohammad Hosseini, 22 e 23 anni.
Ai sensi dell’articolo 638 del codice penale islamico iraniano, qualsiasi atto ritenuto “offensivo” per la pubblica decenza è punito con la reclusione da dieci giorni a due mesi o 74 frustrate. Le donne che vengono viste in pubblico senza velo sono passibili di reclusione da dieci giorni a due mesi o multa in contanti. La legge si applica alle bambine di nove anni, che è l’età minima di responsabilità penale per le ragazze in Iran; tuttavia, le autorità impongono il velo obbligatorio alle bambine di sette anni, quando iniziano la scuola elementare.
CONSIDERATO CHE
Numerosi Comuni italiani nel corso degli ultimi mesi hanno già adottato mozioni e ordini del giorno di Consiglio comunale aventi ad oggetto le drammatiche condizioni delle popolazioni afghane e iraniane, in particolare delle donne, per esprimere una ferma condanna nei confronti di tali repressioni violente, sostegno e rispetto dei diritti umani a partire dall’uguaglianza tra uomini e donne e dalla libertà di espressione;
il Governo italiano, attraverso il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha duramente condannato, convocando l’ambasciatore dell’Iran, quanto sta accadendo nel Paese;
l’Unione europea, attraverso l’Alto Commissario per la politica estera e la sicurezza comune e Vicepresidente della Commissione, Josep Borrel, ha inserito il rispetto dei diritti umani, in particolare dei diritti delle donne, tra i parametri imprescindibili per la cooperazione con qualsiasi futuro governo afghano,
l'Unione europea si definisce "scioccata" per le esecuzioni sommarie in Iran e invita ancora una volta il regime iraniano ad annullare le sentenze di condanna a morte già pronunciate nel contesto delle proteste in corso da metà settembre e "a garantire un giusto processo a tutti i detenuti" e "fa appello all'Iran affinché rispetti rigorosamente gli obblighi sanciti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui l'Iran è parte. I diritti fondamentali, compresi i diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica, devono essere rispettati in ogni circostanza",
oggi come ieri il principale compito della diplomazia delle città è promuovere valori universali partendo dalle comunità locali, che sono chiamate ad interpretare un ruolo che va ben oltre i confini del singolo Comune,
il ruolo dei Sindaci nella difesa della democrazia e della pace è in costante crescita: i Sindaci e le città sono in prima linea nell’accoglienza e nell’aiuto, ispirano la loro azione alla solidarietà e al rispetto dei diritti umani e sono vere e proprie “palestre di democrazia” e baluardi da opporre ai rigurgiti autoritari in essere,
IMPEGNA
Il Sindaco e l’Assessore competente a
- aderire alla campagna promossa dall’ANCI in vista della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo 2023 con informazioni e sensibilizzazione su questo tema durante l’anno, per riflettere sulla condizione femminile in Afghanistan e Iran;
- promuovere iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran, coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio, in particolare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado;
- favorire l'impegno della Consulte delle Donne ad azioni di informazione e approfondimento, anche attraverso un tavoli con i rappresentanti e le rappresentanti della politica e della società civile, con il coinvolgimento delle donne rifugiate afghane o testimoni del regime iraniano;
- inoltrare la presente al titolare dell’Ambasciata della repubblica islamica dell’IRAN esprimendo la solidarietà alle donne iraniane e al popolo iraniano che manifesta pacificamente per la salvaguardia delle libertà fondamentali e chiedendo con forza la cessazione delle esecuzioni capitali e dell’uso sproporzionato della forza contro i manifestanti non violenti nonché di rispettare rigorosamente i principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, di cui l’Iran è parte;
- inoltrare la presente al Presidente del Senato della Repubblica se. Ignazio La Russa e al Presidente della Camera dei Deputati on. Lorenzo Fontana, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metzola, alla Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen, affinché promuovano una moratoria tesa ad inserire gli autori di tali violenze nelle liste dei terroristi internazionali.
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Qui di seguito riportiamo l'intervento del Consigliere di Apriti Budrio Davide Poli su questa mozione:
Ero già intervenuto sulla mozione riguardante l’Iran e in questo caso ci tenevo a fare alcune considerazioni perché il tema dell’Afghanistan mi ricorda il periodo vissuto nell’agosto 2021 che ha visto la fine di 20 anni di intervento a cui ha partecipato anche l’Italia con costi soprattutto umani, quelli economici erano scontati, ma quelli umani sono più dolorosi.
Qui si apre un’ampia possibilità di riflessione su come si fa a radicare una democrazia, perché di questo poi si tratta. La democrazia infatti consente in generale una maggiore difesa di questi diritti, poi chiaramente anche noi abbiamo una storia di lotte faticose, ad esempio per il diritto di voto (sottointeso alle donne), che è arrivato tardissimo in Italia, rispetto ad altri paesi. Non è detto quindi che la democrazia, in se e per se, garantisca i diritti delle donne, ma è un presupposto basilare che consente sicuramente una maggiore facilità di difesa.
In questi due paesi (sottointeso Afghanistan e Iran) purtroppo manca la democrazia per tutti e soprattutto, come diceva il Consigliere Procopio, il fondamentalismo religioso, in entrambi i casi, in maniera diversa, con aspetti diversi, fa si che le donne siano ulteriormente e pesantemente penalizzate. Come scritto nella mozione siamo in presenza addirittura un regime di segregazione, che ricorda, pur senza fare paralleli troppo stetti, il regime dell’Apartheid sudafricano.
Il termine utilizzato nella mozione rende l’idea di quella che è una situazione che purtroppo non abbiamo potuto impedire, nonostante 20 anni di attività, di investimenti anche economici, perché sono stati fatti non solo interventi militari e di sicurezza, ma anche interventi economici e di cooperazione.
Purtoppo il grande dilemma che si pone a tutti noi, anche a me che all’epoca magari non ero così entusiasta di questo intervento di Bush, è che però alla fine vediamo come, andando via così, pur con tutte le ragioni da parte di Biden e delle altre potenze in campo, resta il fatto che la democrazia, che non si può esportare con la forza, però necessita, per ressere realizzata, di cercare una strada per aiutare questi popoli (parliamo di popoli, perché i regimi sarebbe il caso di eliminarli), a lottare per la democrazia.
Qui si pone una grande domanda: come fare? Come fare ad aiutare questi popoli, oppressi da questi regimi, a trovare un modo per rivendicare i propri diritti. E’ una domanda alla quale io non ho risposte concrete, perché ad esempio gli aiuti umanitari rischiano di essere oggetto di ruberie da parte dei regimi stessi e della corruzione, quindi il che fare resta un dilemma difficile da risolvere.
E’ un punto che merita un approfondimento e un dibattito, chiaramente noi a Budrio possiamo fare poco, ma qualcosa comunque lo possiamo fare, a livello di approfondimento culturale, di dibattito, nelle sedi che verranno ritenute più opportune e quindi questa mozione penso vada nella direzione giusta per aprire un discorso al nostro interno e nella cittadinanza.
Quindi da parte mia e penso da parte di tutto il gruppo, c’è una piena condivisione della mozione.
Il Consiglio comunale del 28 febbraio. Gli interventi del gruppo Apriti Budrio
Si è tenuta una seduta del consiglio comunale densa di misure e votazioni, su diversi aspetti della vita di Budrio. Tutte le delibere sono state approvate all'unanimità, grazie al voto positivo espresso anche dall'opposizione.
Riportiamo qui, sinteticamente, gli interventi dei consiglieri comunali del gruppo di maggioranza "Apriti Budrio" che hanno seguito i diversi iter amministrativi delle delibere e ne hanno approfondito i contenuti e gli effetti sul territorio.
Si nota un lavoro condiviso e collaborativo con la Giunta comunale, insieme a un protagonismo inedito e positivo del gruppo di maggioranza sui temi trattati e sulle scelte dell'Amministrazione.
Andrea Quaiotto sulla modifica dello Statuto:
Ci esprimiamo sulle proposte di modifica degli articoli 10, 14 e 29 dello Statuto Comunale. Nei primi due si chiarisce l'aspetto normativo che riguarda la convocazione del consiglio comunale in forma digitale e si corregge un refuso materiale, mentre nell'articolo 29 si è intervenuti per specificare la finalità delle consulte territoriali. Si è infatti optato di cambiare la denominazione (non più consulte frazionali), prevedendo inoltre un maggior rinvio al regolamento per la definizione delle modalità organizzative e gestionali delle consulte stesse, superando la formulazione molto rigida sul numero e sui componenti della consulta che saranno stabiliti da un apposito regolamento. Quindi: miglioramento dello statuto per avere più flessibilità e adattabilità nei cambiamenti futuri, potendo organizzare le consulte secondo quella che può essere la formula migliore.
Claudio Cassani sull'ampliamento del Gruppo Comet nell'area produttiva di Cento
Francesco Coiro sulle modifiche urbanistiche per consentire la costruzione di linee elettriche a favore di impianti fotovoltaici sui territori di comuni vicini:
Tocchiamo con mano quanto la nostra società sia energivora, quanto sia importante diversificare le fonti energetiche e quanto l'indipendenza da paesi terzi esportatori di energia, spesso retti da governi non democratici, sia di primaria importanza. Con questo voto attuiamo le modifiche degli strumenti urbanistici comunali per la realizzazione di un elettrodotti fondamentali per l'allacciamento alla rete di impianti fotovoltaico nel comune di Molinella e di Granarolo. La strada da seguire sarà quella di impianti di energia rinnovabile diffusi, anche condivisi, il cui impatto, in termini di ambiente e paesaggio, dovrà essere necessariamente ridotto al minimo. Occorre quindi pensare in primis alle superfici già impermeabilizzate, ai tetti, parcheggi ecc. e, nel caso di impianti a terra, all'agrivoltaico. Chiediamo quindi alla giunta massima attenzione a operazioni di mera speculazione già arrivate e che arriveranno grazie agli allettanti incentivi statali. A Budrio stiamo già lavorando in questo senso, lo dimostra il bando regionale (L.R. 15/18) che ci ha permesso di iniziare un percorso partecipativo che affiancherà la costituzione di una vera e propria Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Il percorso partecipativo ci permetterà di caratterizzare socialmente la futura CER, anch'essa speriamo finanziata da uno specifico bando regionale. Il percorso é aperto a tutti (cittadini, imprese, commercianti, enti, associazioni, comunità religiose e società sportive ecc) attraverso questionari, incontri pubblici, banchetti che si svolgeranno tra il 15/03 ed il 30/06). Invitiamo quindi tutti i cittadini che vogliono dire la loro ad informarsi sui canali istituzionali e a partecipare attivamente alle attività del percorso.
Giuliana Piazzi sull'intervento urbanistico a Mezzolara in via Rossini-via Donizzetti
La chiarezza espositiva in Commissione dell'ing. Miceli ci ha mostrato come siano perseguite le linee programmatiche dell'ambito 2 sulla pianificazione territoriale e in particolare sul "contenimento del consumo del suolo" "pur considerando che diverse aree sono già destinate a nuove urbanizzazioni sulla base di deliberazioni e accordi vigenti da molti anni e che nei prossimi vedranno, in gran parte, una loro realizzazione concreta”. Questo atto è in fase conclusiva e risale al 2021: sono stati raccolti tutti i pareri degli enti competenti come Arpa, Bonifica Renana, Snam, Telecom, Protezione Civile. Anhce la Città Metropolitana di Bologna ha svolto le opportune disamine e ha approvato il piano particolareggiato (è rispettato il 30% di utilizzo del suolo). La progettazione è piuttosto contenuta in una superficie di 8800 mq su Via Rossini. Il verde pubblico e il parcheggio saranno presi in carico dall’Amministrazione comunale a beneficio della comunità. Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile. Parliamo di una superficie utile di 1528 mq suddivisa in 9 lotti in cui saranno realizzati 18 alloggi a tre piani fuori terra che saranno costruite in Classe A3, A4, ad alto efficientamento energetico. Pensiamo che queste dimensioni siano appropriate alla frazione a all'area nel quale si inserisce. Infine, sottolineiamo come Service Cento, soggetto attuatore del piano, è una Società controllata della Fondazione Benni. Ciò significa che gli utili saranno destinati a valorizzare il patrimonio i cui proventi ricadono in parte in attività sociali sul territorio di Budrio, come indicato nel mandato statutario della Fondazione stessa: "iniziative socio-assistenziali, educative, didattiche a favore dei giovani o di soggetti in stato di disabilità fisica, psichica o sensoriale, oppure in disagiate condizioni economiche e sociali, con particolare attenzione al territorio di Budrio."
Francesco Coiro sull'uso dei fondi PNRR per la bonifica del sito Ecowater:
Con questo fondamentale passaggio ci avviciniamo a un obiettivo prioritario e fondamentale per la tutela di tutta la comunità e del territorio compreso: la messa in sicurezza ambientale del "sito orfano ECOWATER" a Prunaro. Tutto ciò è reso possibile da uno specifico bando, finanziato interamente da Next Generation UE - PNRR. Utilizziamo dunque risorse esterne, dell'Unione Europea, per risolvere un problema locale che diversamente sarebbe ricaduto interamente sulle spalle dei contribuenti budriesi. Siamo soddisfatti di questo ulteriore step e siamo certi che gli sforzi continueranno nella giusta e sperata direzione della bonifica del sito. Ringraziamo la maggior parte di "buoni" cittadini Europei, e quindi anche di "buoni" cittadini Italiani che, pagando correttamente e doverosamente le tasse, permetteranno di sanare una situazione non più posticipabile. Il beneficio che ne deriverà sarà collettivo, anche per chi, evadendo le tasse, non avrà minimamente contribuito alle operazioni di bonifica.
Daniela Donati sulle esteazioni di gas naturale di Povalley:
Argomento approfondito in Commissione con l’ingegnere Miceli, è l’ accordo quadro per gli indirizzi per il monitoraggio della sismicità e deformazioni del suolo. L'accordo che vede coinvolto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica MASE e riguarda i realizzati a Mezzolara nel 2017 nel podere Maiar dove si era accertata la presenza di gas naturale, perché puro al 99%. La Società Povalley con Decreto Ministeriale del 27 luglio 2022 ha ottenuto dal Ministero la cosiddetta concessione per idrocarburi che impone obblighi come la costituzione di una struttura per il monitoraggio del sottosuolo, individuata attraverso bando pubblico nell’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia (INGV). Le linee guida, quindi, trovano la loro applicazione in un accordo quadro tra Ministero, Regione Comune e INGV e prevedono la costituzione di un comitato istituito da questi 4 enti per l’attuazione del monitoraggio. I dati verranno esaminati da INGV e la sua attività verrà coperta da un fondo istituito presso il comune di Budrio e alimentato da Povalley. Il monitoraggio ambientale comprende il monitoraggio della subsidenza e il monitoraggio della microsismicità (micromovimenti della crosta terrestre) ed è svolto in 5 postazioni che sono state già localizzate e sono dispiegate tra il territorio di Molinella e di Mezzolara. Questi sono gli elementi salienti dell’accordo. Considerando le leggi stringenti che governano l'estrazione degli idrocarburi, possiamo valutare molto positivamente i lavori presentati. Il 31 gennaio l'Amministrazione ha organizzato un'assemblea pubblica a Mezzolara, con la presenza dei tecnici della Società Povalley intestataria della concessione e dei tecnici del comune: è stata spiegata tutta l’attività dal 2017 al 2022 che ha portato Povalley ad avere l’autorizzazione dal Ministero. L’Amministrazione ha concordato con la società l’impegno di aggiornare i cittadini sulla progressione delle attività e sono a disposizione dei cittadini le slide che hanno accompagnato la presentazione, nel sito del comune in avvisi-novità. Inoltre, il materiale è stato anche inviato alla Consulta di Mezzolara.