Approvato in Consiglio Comunale il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche

Aprile 30, 2025| consiglio comunale|By REDAZIONE

In Italia oltre 3 milioni di persone convivono con gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le abituali attività quotidiane. A queste si aggiungono altri 10 milioni di italiani che hanno limitazioni “non gravi” nelle attività svolte abitualmente.

Il Consiglio comunale di Budrio ha approvato nella seduta di ieri, martedì 29 aprile, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA).

La proposta è stata approvata all’unanimità.

Il Comune di Budrio ha vinto nel novembre 2023 il bando della Regione Emilia-Romagna per la Progettazione di piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), aggiudicandosi un finanziamento pari a €36.065,77, e con una quota di co-finanziamento da parte dell’Ente pari ad € 18.032,88, risorse cha hanno consentito l’avvio di un percorso partecipato per la redazione del piano.

Fino al 19 maggio 2024 i cittadini hanno potuto compilare un questionario online e presso l’URP del Comune di Budrio, per segnalare la presenza di barriere architettoniche sul territorio e fare così una mappatura delle criticità.

Budrio è un paese attento alle famiglie e alle fragilità ed è anche il paese della protesica.

Le nostre città, purtroppo, non nascono e a lungo non sono state progettate per essere accessibili. Con il PEBA ci poniamo l’obiettivo di abbattere tutte le barriere architettoniche degli edifici pubblici, delle aree verdi, delle strade più frequentate di Budrio.

Con questa scelta politica ed operativa fondamentale ci si è assunti l’impegno per qualsiasi intervento, disposizione o direttiva, l’obiettivo di fornire prima di tutto l’autonomia dell’individuo e quindi intervenire sull’ambiente costruito individuando errori, criticità e soluzioni.

Il PEBA è un documento che permette la progettazione degli interventi su edifici e spazi pubblici per qualificare le condizioni di accessibilità degli edifici e dei luoghi urbani ed extraurbani da parte di coloro che li abitano senza distinzione di genere, età, stato di salute, cultura, etnia, ceto e classe d’appartenenza.

Si mira quindi a creare ambienti in cui tutte le persone possano muoversi (fruire di spazi, attrezzature, servizi, informazioni) ed agire socialmente con la maggiore autonomia possibile, tenendo conto anche dell’evoluzione sociale, sanitaria e demografica della popolazione che permettono di impiegare uno stesso spazio senza ricorrere a dotazioni specifiche per qualcuno.

Occorre poi sottolineare come le azioni finalizzate all’adeguamento parziale, con interventi “a macchia di leopardo”, solitamente messi in atto in caso di emergenza, comportano quasi sempre costi maggiori e minori benefici: l’esperienza in materia ha infatti dimostrato che solo interventi predeterminati da un progetto specifico, unitario e globale possono garantire un buon rapporto costi/benefici per tutta la comunità.

Queste le parole della Sindaca Badiali:

L’adozione di questo Piano è un traguardo importante per la nostra comunità, per la prima volta a Budrio si realizza la mappatura delle barriere presenti sul territorio, sono previsti interventi concreti per abbattere gli ostacoli e un supporto cartografico informativo per l’attuazione e il monitoraggio del Piano. Uno strumento che dovrà essere costantemente aggiornato. Non si tratta quindi di un semplice documento, ma di un impegno concreto per continuare a costruire un paese per tutti, che sappia accogliere ogni cittadino e rispondere alle sue esigenze.

Rimuovere gli ostacoli presenti in strada, nelle piazze e nei luoghi pubblici significa innanzitutto rendere gli spostamenti di tutti, dai genitori con la carrozzina ai cittadini con disabilità, molto più facili.

Gli ostacoli fisici che si incontrano nei luoghi pubblici sono innumerevoli ed interessano, in maniera più o meno sensibile, una fascia di cittadini veramente consistente. In prospettiva, questa percentuale tenderà ad aumentare con una stima, tarata al 2030, di circa un quarto della popolazione over 70 che avrà bisogni ed esigenze profondamente mutati.

Il piano è stato redatto da un tecnico esterno incaricato dall’Amministrazione comunale che ha svolto un’approfondita attività di ricognizione per arrivare a formulare proposte di intervento su ogni spazio pubblico oggetto di analisi.

Ci si è concentrati dunque sui percorsi, interni ed esterni, e su tutte quelle aree particolarmente frequentate di Budrio.

Si è tenuto conto in particolare dei servizi pubblici di primaria necessità come Municipio, Scuole, impianti sportivi, parchi, ma anche Biblioteca, Teatro. Tra gli spazi pubblici, oggetto di rilievo sono le piazze più prossime al centro cittadino, gli spazi verdi, cimiteri.

Il lavoro ha preso in considerazione 54 luoghi pubblici ed è stata posta attenzione alla presenza e all’idoneità dei parcheggi riservati per invalidi, i parcheggi rosa ,l‘accessibilità alle fermate del trasporto pubblico locale, percorsi e accessi agli edifici, presenza di dislivelli, pavimentazione, larghezze minime, ostacoli, dispositivi di orientamento per ipovedenti, sicurezza degli attraversamenti, percorsi interni agli edifici, presenza di servizi igienici rispondenti ai requisiti prescritti dalla normativa.

Sono state evidenziate le barriere, le situazioni di disagio, la mancanza di sicurezza per l’utente e allo stato attuale, dall’analisi svolta e dai dati raccolti dal questionario, sono emerse alcune criticità legate sia agli edifici (ascensori, servizi igienici, spazi interni…), che agli spazi urbani esterni (marciapiedi, rete viaria e pedonale, parcheggi).

Il censimento effettuato ha portato, dunque, alla conoscenza e all’individuazione di tutti quegli ostacoli, presenti negli edifici e negli spazi pubblici, al fine di proporre, nella fase successiva, gli interventi per una graduale eliminazione oppure per interventi di adeguamento.

Le soluzioni progettuali indicate per ogni edificio, spazio, percorso, indicano che gli interventi previsti dal PEBA, la maggior parte (il 74%) si colloca all’interno degli edifici presi in esame. Gli interventi previsti, la stima dei costi per intervento, l’individuazione delle priorità ha permesso una programmazione dei lavori suddivisa su cinque anni.

Si è adottato quindi un approccio strutturale nel lungo termine, per ottenere risultati migliori e qualificare il contesto urbano nell’ottica della socialità e delle categorie più deboli. Un’azione che rimarca la sensibilità della nostra amministrazione a questi temi delicati, davanti ai quali nessuno può e deve rimanere indifferente.