Magazzino Sementi e bando periferie: il punto

Nel Consiglio Comunale di fine maggio abbiamo affrontato un tema che ha radici profonde nel tempo e che riguarda la rimodulazione del finanziamento del Bando Periferie: questo ci permette di non perdere un finanziamento ministeriale e, al allo stesso tempo, restituire valore a un’area strategica del nostro territorio.Partiamo da un dato fondamentale: la situazione del magazzino delle sementi è una eredità complessa, che questa amministrazione si è trovata ad affrontare in un contesto già molto compromesso. L’opera, infatti, era arrivata a un punto critico: da un lato, diverse varianti progettuali richieste in passato, dall’altro un rapporto fortemente deteriorato con la ditta esecutrice, al punto da sfiorare un precontenzioso legato a richieste economiche non supportate da atti progettuali. A fronte di questa situazione delicata e potenzialmente dannosa per l’ente, abbiamo quindi fatto una scelta responsabile e pragmatica, chiudendo l’intervento in modo efficace: sarà infatti completata la parte esterna del magazzino  (rampa, scalinata, parapetti, vasche biologiche)  con un investimento mirato e sarà così portata a termine un’opera finanziata dal Ministero, che altrimenti sarebbe rimasta incompleta. Chiudere quel cantiere è doveroso. Un passo indietro Da diversi anni il Magazzino delle sementi è oggetto di un processo di riqualificazione che interessa l’intera area, grazie ad un finanziamento di 6 milioni ottenuti dal Governo attraverso il bando periferie, di cui 3,5 destinati alla struttura e 2,5 destinati agli interventi sull’area adiacente alla stazione ferroviaria di Budrio. I lavori, affidati nel 2018, hanno subito nel tempo varie battute d’arresto.Successivamente l’Amministrazione Comunale si è quindi adoperata per trovare una soluzione finalizzata a valorizzare la struttura e l’area circostante e ha formalmente richiesto al Ministero l’autorizzazione a destinare le economie complessive derivanti dall’appalto a tre obiettivi prioritari:

  • completare le finiture esterne del Magazzino, compresi pavimentazione, sottoservizi, rampe e parapetti, rimuovendo poi gli elementi di cantiere (700.000€)
  • installazione dell’illuminazione pubblica nella pista ciclo-pedonale già realizzata con le apposite predisposizioni (200.000€)
  • attrezzare e valorizzare l’area verde antistante la stazione ferroviaria, con l’obiettivo di renderla uno spazio maggiormente attrattivo e fruibile, in particolare per i giovani (300.000€).

In particolare l’area verde del parco antistante la stazione ferroviaria, punto molto frequentato dai giovani budriesi, vedrà un importante restyling che comprenderà anche la realizzazione di uno skate park.

La variante – che ha importo totale di 1,2 milioni – è stata approvata dal Ministero dell’Interno. I lavori, in linea con il finanziamento, verranno eseguiti entro la primavera del 2026.

Perché non si è completato l’interno del magazzino? Il costo non sarebbe sostenibile. E questa è una scelta non solo tecnica, ma anche politica, dettata dal principio di responsabilità verso le risorse pubbliche. Con le sole risorse disponibili, abbiamo quindi rimodulato l’intervento rimanendo sempre all’interno dello stesso quadro di finanziamento (questa è la modifica che è stata votata in Consiglio Comunale a maggio 2025):

  1. chiudere il cantiere in modo dignitoso e funzionale, completando le opere esterne del magazzino;
  2. potenziamento della pista ciclabile di via Rabuina, dotandola finalmente di illuminazione. Perché , nonostante il trasferimento dell’Inail, stiamo parlando di una pista ciclabile che porta ad una frazione viva e abitata: meglio una ciclabile illuminata che nulla, come era prima;
  3. rigenerazione dell’area verde del parco Gyula, con la realizzazione di uno skatepark : una richiesta che arriva da molti ragazzi e genitori, e che da anni viene portata avanti da cittadini promotori di queste attività. é una proposta nata anche grazie ad esempi molto vicini a noi, come quello di Molinella, oggi molto apprezzato e frequentato. E oggi, a differenza del passato, lo skateboarding è uno sport olimpico: significa dare un’opportunità in più ai giovani, in un’area pubblica vicina a due scuole superiori.

Questa rimodulazione non è un ripiego. È una scelta consapevole e lungimirante:

  • Significa salvare 1,2 milioni di euro che altrimenti sarebbero andati persi;
  • Significa chiudere un capitolo difficile, garantendo un’opera pubblica funzionale e non lasciata a metà;
  • Significa restituire valore al territorio, ascoltando le richieste dei cittadini e migliorando spazi di vita e di relazione.

 Chiudiamo una cosa semplice: 1,2 milioni di euro non si potevano prendere e spostare dove ci pareva. Non si possono asfaltare strade o sistemare argini con fondi vincolati a un bando preciso. Abbiamo scelto di usarli dove potevamo, e dove potevano davvero fare la differenza. Perché perdere quei soldi sarebbe stata una vera irresponsabilità. In merito alle recenti dichiarazioni sull’andamento dei lavori di ristrutturazione dell’ex Magazzino Sementi e alla presunta assenza di una destinazione d’uso definita dell’edificio alla fine del mandato dell’amministrazione precedente, si ritiene necessario precisare quanto segue:Con determinazione n. 354/2021 del 01/07/2021 è stata approvata la variante contrattuale n. 3, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) del D. Lgs. 50/2016. Tale variante, dal valore di € 133.503,74 IVA inclusa, ha comportato una razionalizzazione della conformazione planimetrica e impiantistica dell’edificio, incidendo direttamente sulla destinazione d’uso dei vari piani.In particolare, è stato eliminato lo studentato previsto al secondo piano, sostituito da un unico grande open space ad uso polivalente per attività interdisciplinari. Le nuove destinazioni d’uso approvate con la variante risultano così articolate:

  • Piano seminterrato: depositi
  • Piano terra: un ristorante e due negozi
  • Piano primo e secondo: area polivalente
  • Piano terzo: spazi musicali aperti al pubblico
  • Sottotetto: vano tecnico

Alla luce di ciò, non risponde al vero che alla fine del mandato del sindaco uscente l’edificio fosse privo di una destinazione d’uso. Al contrario, essa era già stata chiaramente definita con atti amministrativi formali.

Nel corso del 2022 si è registrato un forte rallentamento delle lavorazioni, attestato dall’emissione di un solo SAL per un importo di € 173.385,47, a causa dell’impennata dei costi dei materiali e della necessità di applicare compensazioni economiche; è stato accertato che i lavori risultavano sospesi dal 21 giugno 2022.Pertanto, all’insediamento della nuova amministrazione la situazione ereditata presentava un cantiere di fatto fermo, con tutti gli impianti (elettrici, meccanici e fognari) già esclusi a monte, in quanto stralciati nella suddetta variante del 2021.

Alla luce di questi fatti documentati, è evidente che la scelta di rimandare la realizzazione degli impianti costituisce una conseguenza diretta delle decisioni prese nella variante n. 3 approvata nel 2021, sotto la giunta precedente.

Crediamo così di aver rimesso in fila i temi che riguardano questo finanziamento e la formalità dei percorsi e delle responsabilità.