Finalmente i rimborsi agli alluvionati per l'autonoma sistemazione

Siamo contenti di questo risultato, frutto della nostra battaglia lunga mesi insieme ai cittadini coinvolti, dopo i gravi errori amministrativi del Comune di Budrio, peraltro certificati dalla Regione.

Abbiamo dovuto alzare la voce per arrivare a questo esito; abbiamo dovuto chiamare la Rai e il Carlino per svegliare l’amministrazione e abbiamo interpellato la Regione affinché si riaprisse la procedura burocratica.
Oggi la buona notizia è che con la delibera regionale (il testo qui), quei rimborsi arriveranno nei conti correnti delle famiglie colpite dall’alluvione che hanno dovuto abbandonare la loro casa per mesi.
La brutta notizia è che il sindaco continua a raccontare bugie sul giornale, riuscendo in sole 4 righe a prendersi un merito che non ha: per lui era già stato fatto tutto e correttamente, mentre è stato costretto a riaprire le procedure dopo la nostra battaglia mediatica e politica.

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Questa la nostra dichiarazione al Resto del Carlino Bologna (uscito il 19 maggio 2021)

Una delibera della Regione Emilia-Romagna ha stanziato 44mila euro per il Cas, il Contributo per l’autonoma sistemazione di chi è stato colpito dall’alluvione dell’Idice, a Budrio nel novembre 2019. Si chiude così una vicenda che si sarebbe dovuta risolvere alla fine del 2020, ma che è arrivata fino a oggi a causa di errori da parte del Comune di Budrio nell’applicazione delle norme regionali in materia.

Siamo contenti e soddisfatti di questo risultato, frutto della nostra lunga battaglia, fatta insieme a molti cittadini coinvolti.

Nel dicembre scorso, ci accorgemmo dei gravi errori amministrativi del Comune di Budrio, successivamente certificati dalla Regione.

In sostanza, il Comune ha comunicato alla Regione il periodo di permanenza fuori da casa indicando solo i giorni di validità dell’ordinanza di sgombero (9 giorni). Non ha quindi tenuto conto delle dichiarazioni dei cittadini, rimasti per mesi in altre sistemazioni “di fortuna”. Infatti, sulla base di quei 9 giorni, in un primo momento hanno ricevuto rimborsi ridicoli, di poche decine di euro a fronte di un fondo regionale di decine di migliaia di euro.

Abbiamo quindi denunciato la situazione chiedendo di risolverla, ma la prima risposta del Comune e di Mazzanti è stata: per noi è stato già fatto tutto, la pratica è chiusa.

Abbiamo dovuto alzare la voce per far tornare indietro Mazzanti. Se ne è occupata la Rai e – anche grazie all’attenzione riservata alla vicenda da “Il resto del Carlino” – la situazione si è sbloccata. Per svegliare l’amministrazione abbiamo anche interpellato la Regione affinché si riaprisse la procedura burocratica. La risposta dell’assessore regionale Irene Priolo al consigliere del PD Giuseppe Paruolo è stata chiarissima e, per fortuna, ha dato disponibilità a riaprire la procedura che il Comune aveva improvvidamente chiuso.

La buona notizia è che con la delibera regionale, quei rimborsi arriveranno nei conti correnti delle famiglie colpite dall’alluvione che hanno dovuto abbandonare la loro casa per mesi. Parliamo di rimborsi per un totale di 44mila euro, quindi non la miseria arrivata a dicembre 2020.

La cattiva notizia è che il sindaco continua a raccontare bugie, tentando di prendersi un merito che non ha: per lui era già stato fatto tutto e correttamente a dicembre, ma è stato costretto a riaprire le procedure dopo la battaglia mediatica e politica di Budrio Più e del PD, portata avanti nel Consiglio comunale di Budrio e nell’Assemblea legislativa regionale.

 

Qui l’ultima determina del Comune di Budrio dove vengono liquidate le somme dovute.