RIMBORSI-BEFFA POST ALLUVIONE IDICE. Siamo andati fino in fondo e abbiamo fatto bene

A fine novembre 2020 abbiamo affrontato pubblicamente (giornali, social e consiglio comunale) il tema dei rimborsi beffa ricevuti dalle famiglie come contributo per l’autonoma sistemazione, nell’ambito dell’alluvione e della rottura dell’argine del novembre 2019.

Ci si aspettava, come da decreto regionale, diverse migliaia di euro di rimborso per ogni famiglia.
Invece, le famiglie hanno ricevuto somme dai 120 ai 300 euro in tutto, per un totale di 5.250 euro distribuiti. Per chi è rimasto diversi mesi fuori da casa (e ha già speso decine di migliaia di euro per la ricostruzione) questo rimborso è una vera e propria beffa: va considerato che l’autonoma sistemazione è durata per alcune famiglie due o tre mesi, per altre anche sei. Era un supporto economico pensato per chi, nel frattempo, stava facendo fare i lavori di ricostruzione delle case andate sott’acqua.
Abbiamo raccolto qui e qui tutti i documenti ufficiali e gli interventi.
Il consigliere regionale Giuseppe Paruolo ha interrogato (qui il testo) la giunta regionale e la risposta dell’assessore Irene Priolo è chiarissima:
  • la Regione può “riesaminare il caso” per consentire ai cittadini di ricevere quanto gli spetta;
  • basta che il comune fornisca la documentazione corretta sulla permanenza fuori casa delle famiglie colpite dagli allagamenti del novembre 2019.
 
Questo è ciò che sosteniamo dall’inizio di dicembre, quando abbiamo denunciato la beffa nei confronti di 30 famiglie di Budrio. Ora lo certifica anche la Regione, nero su bianco.
 
Chi deve fare, ora faccia ciò che deve.