Le falsità di un sindaco ormai alla deriva
articolo del gruppo Budrio Più per il notiziario comunale di maggio giugno 2021
Da anni sentiamo accuse infamanti da parte di Mazzanti. Il suo messaggio sostanzialmente è: «quelli di prima hanno lasciato un bilancio disastrato e io non posso fare niente perché non soldi, ma debiti».
Abbiamo più volte spiegato che queste sono falsità, usate per nascondere l’assenza di idee per Budrio e l’incapacità amministrativa, anche sulle cose più semplici e normali.
Qui chiariamo altri due aspetti, con il nostro solito fact-checking delle parole testuali del sindaco.
- Mazzanti, arrivato in comune nel 2017, dice di aver trovato pochi soldi in cassa («qualche centinaia di migliaia di euro»). In realtà, quando lui arriva alla sua attuale poltrona, in cassa ci sono 2,8 milioni di euro. Come si fa a pensare di dialogare con una persona che racconta balle e, mentre rappresenta l’ente, lo infanga per cercare di giustificare rivincite personali?
- Scrive Mazzanti poche settimane fa: «invece di spendere soldi per i servizi, li devi impegnare per i debiti. Ed è quello che abbiamo dovuto fare in questi quattro anni, stringendo la cinghia su tutto»
Falso anche queso. Non ha affatto stretto la cinghia: la spesa corrente uguale a quella del 2016. Insomma, i numeri del bilancio del comune parlano chiaro. Le cose non stanno come le ha raccontate il sindaco finora. Con gli stessi soldi del mandato precedente, abbiamo meno servizi, più disorganizzazione, più inefficienze. Ma la colpa, per Mazzanti, è sempre di qualcun altro.
Arrivati all’ultimo anno di mandato non si può continuare a dare la colpa a quelli di prima. Era già ridicolo dopo un anno. In tutto questo mandato non si è parlato di temi, di obiettivi strategici, di ambiente, trasporti, strade, partecipazione trasporti. Non c’è un’idea di comunità. È andata bene quando sono state date informazioni a spot, su singoli interventi… Ma anche su questi è stato fatto tutto “un tanto al chilo”: basti pensare al silenzio disarmante sul nuovo comparto di via Albareda-Cefalonia, votato in Consiglio comunale dalla maggioranza senza nemmeno dare un’informazione ai residenti della zona che nei prossimi mesi si vedranno sorgere un cantiere a pochi metri da casa.
Siamo ormai nella bella stagione e ci si torna a incontrare dal vivo, finalmente. Ci saremo anche noi con nostre iniziative, incontri, momenti di svago e di cultura, ma anche di ascolto e di progettazione. Sempre in totale sicurezza, come abbiamo fatto lo scorso anno.
Siamo partiti il 2 giugno con la Festa della Repubblica in cui abbiamo anche inaugurato le aiuole dei volontari di Budrio Più di via Martiri Antifascisti: un modo per far capire a chi si lamenta che non servono soldi, ma azioni concrete di comunità.
A fine maggio alcuni volontari si sono trovati per pulire alcune zone di Budrio e frazioni.
Non era un evento, non era nulla di particolarmente organizzato.
La settimana scorsa abbiamo fatto partire qualche messaggio in varie chat in cui si chiedeva di dedicare un paio di ore alla pulizia di strade e posti vicino casa. Ciascuno ha deciso a cosa dedicarsi, per quanto tempo. Non so nemmeno chi effettivamente abbia partecipato.
L’obiettivo era anche quello di far passare il messaggio che non servono grandi eventi o appuntamenti calati dall’alto o mediatici, ma il tema ambientale ci vede impegnati quotidianamente. Ciascuno per il proprio ruolo: cittadini, istituzioni (dalla più piccola alla più grande), aziende.. impegnandosi, assumendosi responsabilità e rendendo conto di quello che si fa.
Conosciamo alcuni cittadini che lo fanno quotidianamente da anni , ad esempio a Prunaro. Quindi niente di particolarmente originale la cosa di ieri, solo l’idea di sensibilizzare sempre di più.
Non ricorreva nessuna “Giornata nazionale o internazionale X”, questo perché non è che pensiamo che non vadano bene le giornate che sensibilizzano su varie tematiche, anzi, ma non bastano. Se facciamo un giro a piedi e vediamo rifiuti, possiamo raccoglierli. Sempre.
RADICI FUTURE IL PODCAST CHE PARLA DI BUDRIO
Insieme alla storica Lorenza Servetti, Debora Badiali affronta alcuni temi che riguardano il nostro paese, approfondendo il passato, le curiosità, gli aneddoti e immaginando il futuro.
Si può ascoltare su Spotify, apple podcast e google podcast.
Nella prima puntata si è parlato del treno, nella seconda della Liberazione e nel momento in cui consegnamo l’articolo stiamo registrando una puntata sulla scuola.