Sanità, post-alluvione, lavori pubblici e PNRR. Budrio c’è!

È in distribuzione in questi giorni l’ultimo notiziario comunale dell’anno. Riportiamo di seguito il punto che viene fatto dal gruppo di maggioranza “Apriti Budrio”.

 

Si conferma l’impegno dell’Amministrazione e della Sindaca su temi fondamentali come la sanità pubblica, la sicurezza del territorio e i lavori pubblici: argomenti importanti per qualità della vita dei cittadini e della comunità. È un lavoro costante e quotidiano per Budrio.

Sanità. Riorganizzazione regionale dell’emergenza-urgenza

Manacno diversi miliardi per salvare il sistema sanitario nazionale e mancano infermieri e medici. Il Governo decide di togliere risorse, senza affrontare il grave problema dell’abbandono di molti professionisti per le condizioni di lavoro e dei salari. Per non chiudere i Pronto Soccorso o privatizzarli (come sta accadendo in altre regioni) si impone una riorganizzazione. Ma come farla? In Emilia-Romagna, per scelta politica, ci si è dati tre obiettivi: liberare i medici di PS dai casi più lievi, evitare di intasare i PS degli ospedali più grandi, avere tempi più rapidi senza lunghe attese. È ciò di cui abbiamo bisogno a Budrio, dove da molti anni al PS vengono curati cittadini con problemi urgenti, ma non gravi. Per questo aprono i CAU (Centri di assistenza e urgenza) in tutto il territorio regionale, anche lontano dagli ospedali, proprio per essere vicini alle persone.

Abbiamo avuto, su sollecitazione della Sindaca, una prima campagna di informazione promossa dall’assessore regionale Raffaele Donini e dall’Azienda USL di Bologna. Si dovrà proseguire per spiegare, informare e guidare i cittadini all’utilizzo di un servizio che sta già dando buoni risultati. Bisogna anche contrastare le falsità diffuse strumentalmente che creano allarme e confusione. La verità è che l’ospedale si rafforza con la medicina interna e la chirurgia. Inoltre i servizi non diminuiscono, anzi con il CAU c’è già una forte riduzione dei tempi di attesa, con gli stessi accessi di quando c’era il Pronto Soccorso. Ora serve continuare a monitorare l’andamento delle cose e lavorare sulla massima efficienza del nuovo servizio e dell’ospedale in generale.

Post-alluvione. Regione e Comune ci sono. Governo in ritardo su tutto

Le piogge dei primi di novembre non hanno provocato danni, grazie al lavoro avviato da subito dopo l’alluvione dalla Regione e dalla Bonifica Renana: ricostruzione degli argini e rete di canali per far defluire l’acqua in “in eccesso”. Oltre al monitoraggio costante, i lavori procedono senza sosta, compresa la pulizia dell’Idice dove necessario. Il ritardo del Governo sulla ricostruzione è grave, soprattutto nei risarcimenti a imprese e famiglie. Recentemente è arrivata solo l’ordinanza del Commissario Figliuolo: per il nostro Comune ci sono 15 milioni (le cifre sono state chieste dal Comune subito dopo l’alluvione): 12per la sistemazione delle strade e la ricostruzione del ponte di via Rabuina (anche ciclopedonale), 3 per gli scoli e fossi.

Gli uffici comunali sono già al lavoro sui progetti. Come gruppo e come partiti del centrosinistra siamo al fianco della Regione nell’impegno verso il Governo per il risarcimento al 100% dei danni subiti da famiglie e imprese.

Lavori pubblici e PNRR

Per la condizione non positiva degli edifici comunali ereditate dal mandato precedente, già dal 2022 si è partiti con interventi straordinari soprattutto nelle scuole, per renderle sicure e adeguate. Ma non ci fermiamo. Durante il Consiglio comunale, del 12 ottobre 2023, è stata approvata una variazione di bilancio per 417.000 € per manutenzioni e adeguamenti strutturali su: case popolari Erp, impianti sportivi, Scuola dell’infanzia Menarini e un progetto che riguarda Piazza Filopanti abbandonata da anni.

Sul PNRR, la giunta ha fatto bene a correggere profondamente i progetti (piscina, nuova palestra, stadio, palazzetto) per garantire la tenuta economica dei lavori finanziati e la sostenibilità gestionale degli impianti. Tutti gli interventi sono oggi in linea con il cronoprogramma previsto. La piscina comunale è l’esempio. Diversamente da quanto previsto inizialmente, la piscina garantirà l’accessibilità a tutti, compreso chi ha ridotta autonomia. Sarà una delle più belle piscine estive del bolognese. La copertura con un tendone è stata accantonata: non esisteva uno studio sulla gestione e quello fatto successivamente da questa amministrazione indica costi energetici insostenibili per chiunque. La copertura permanente della piscina, invece, richiederebbe un costo enormemente superiore al milione di euro finanziato con il PNRR.

Quindi sul PNRR si è fatto un notevole salto di qualità rispetto a prima. Noi lavoriamo con i fatti e capiamo il disagio dell’opposizione di fronte a un’attività che va ben oltre i dissuasori di velocità realizati nello scorso mandato.