Negli scorsi anni si era parlato molto dell’assenza di progettualità che, tra i vari effetti, aveva avuto quello di non permettere al Comune di accedere ad alcun finanziamento, se escludiamo quei contributi nazionali arrivati “a pioggia” a tutti i comuni italiani.

Ci sono, infatti, diverse opportunità che costantemente si presentano a un comune che abbia la volontà di “giocarsela” e qualche idea su investimenti in strutture, manutenzioni straordinarie, miglioramenti tecnologici ed energetici…

Ne avevamo parlato molto durante lo scorso mandato ed eravamo delusi dall’inerzia su questa attività, che pure è fondamentale per far andare avanti un comune così complesso come Budrio e così ricco di luoghi ed edifici pubblici. Recuperare risorse da altre istituzioni per fare investimenti e migliorare le strutture è quindi decisivo.

Il finanziamento pari all’80% di 520mila euro di investimento complessivo, che è stato comunicato dalla Regione Emilia-Romagna, proviene da un bando molto simile del 2018, dedicato in modo specifico ai teatri storici: un bando a cui il Comune di Budrio decise di non candidarsi, lasciando per strada molti soldi e finendo, anni dopo, per pagare “di tasca propria” e al 100% la messa in sicurezza del Consorziale, per arrivare ad aprire in fretta e furia a pochi giorni dal voto amministrativo dello scorso giugno.

Ecco, adesso le cose sono cambiate. Riportiamo direttamente le parole della sindaca Debora Badiali perché spiegano molto e ci congratuliamo con lei e con quanti hanno contribuito a questo risultato:

Vi voglio informare di un grande risultato per Budrio e di una bella soddisfazione per me e per tutti noi, qui in Comune.
La Regione finanzierà all’80% un investimento di 520.000 euro per il Teatro Consorziale di Budrio. Siamo tra i nove progetti finanziati – l’unico in provincia di Bologna – insieme a realtà teatrali di grande prestigio come il Regio di Parma e il Bonci di Cesena.

Le risorse assegnate a Budrio riguardano interventi strutturali e miglioramenti che, evidentemente, erano necessari, nonostante si sia appena chiuso un cantiere per lavori di messa in sicurezza.

In particolare, interverremo su aspetti scenotecnici, palco, sistema audio, luci di scena e di sala, collegamento tra pinacoteca e teatro, arredi e radiatori dei camerini, tinteggiatura della volta. Non verrà chiuso nuovamente il teatro, ma organizzeremo i lavori con tempistiche che garantiscano la chiusura della stagione e la sua normale ripresa.

Solo pochi mesi fa, nel nostro programma, parlavamo di attrarre risorse “da fuori”. Ecco, lo stiamo facendo, tenendo insieme dialogo politico con le altre istituzioni, qualità delle proposte e competenze tecniche interne. Lo faremo tutte le volte che ce ne sarà l’opportunità.

E questo è solo l’inizio!