Budrio è ferma. Resta solo un po' di ordinaria amministrazione

Quando la gestione ordinaria viene presentata come un grande risultato amministrativo, significa che c’è un problema.

È ciò che succede a Budrio da quattro anni. Sorvoliamo sulle accuse ormai ridicole contro “chi c’era prima“: abbiamo già parlato delle ricostruzioni fantasiose di Mazzanti ed Effetto Budrio (sul nostro sito budriopiu.it c’è tutto).

In realtà, anche la gestione ordinaria di diverse situazioni non ha funzionato e non sta funzionando (pensiamo solo ai parchi, tra erba alta e giochi rotti). 

Ma quando ci si limita solo a questo, si perdono di vista le scelte più strategiche, le questioni che richiedono anni di lavoro, le cose che si riscoprono nel rapporto con altri enti.

Per essere concreti, in questi anni si è smesso di parlare di ospedale: era un cavallo di battaglia di Mazzanti oppositore (2012-2017), ora con Mazzanti sindaco non se ne sa più niente. Silenzio assordante anche sulla Trasversale di Pianura (completata fino a via Olmo da “quelli di prima”): ci ha lavorato solo il centrosinistra di Budrio e Medicina. L’unico intervento edilizio (Albareda) sarebbe passato sotto silenzio, se non fosse stato per il nostro intervento. Nessun progetto culturale di rilievo, anzi solo chiusure. Il grande tema della sostenibilità ambientale è totalmente assente: nessun impegno, nessun pensiero e neanche annunci, zero. L’integrazione, i progetti per le scuole, la cittadinanza attiva, le priorità per le frazioni, la manutenzione delle strade, le fragilità sociali (acuite dalla pandemia), i trasporti, il sostegno alle imprese, all’agricoltura, alla rete del commercio. Tutti temi su cui a Budrio si lavorava e si discuteva: oggi silenzio assoluto …e potremmo continuare.

L’unico tema sembra il turismo. Ma anche qui l’info point è circondato da un alone di opacità: quasi 40mila euro di spesa annuale senza nemmeno far capire ai cittadini quale tipo di turismo vogliamo costruire a Budrio, a quali turisti ci stiamo rivolgendo.

Perché è successo? Prudenza? Incompetenza? Pigrizia? Sicuramente chi amministra non si aspettava che fosse così complesso. E oggi possiamo toccare con mano come la faciloneria e la spregiudicatezza portino solo cattiva amministrazione.

A Budrio c’è bisogno di futuro. Non un’idea astratta, ma progetti concreti per affrontare opportunità e problemi prioritari. I temi sottolineati sopra vanno affrontati in modo serio ed è giusto che nel 2022 ci sia a Budrio un’amministrazione capace di farlo. E noi ci saremo.

articolo del gruppo Budrio Più per il notiziario comunale di ottobre 2021