Ecco perché non si farà il "pallone" sulla piscina comunale

Non c'era alcun "ventaglio di soluzioni". Con 1 milione di euro si fa un tendone pressostatico, inefficiente ed ed energivoro.

In merito agli approfondimenti pubblicati nel sito del Comune sul PNRR, in particolare sul progetto di rigenerazione della piscina comunale, abbiamo svolto un approfondimento con gli assessorati di riferimento (bilancio, sport e lavori pubblici) per una chiara rappresentazione dell’iter e della varie fasi in cui il progetto ha visto la luce e oggi riceve una veste compiuta.

Sulla base degli atti disponibili - e non di narrazioni più o meno fantasiose - questa è la situazione di fatto:

  • il progetto iniziale – l'unico predisposto, altri "ventagli di soluzioni" non sono agli atti prevedeva lavori di ristrutturazione edilizia presso la piscina comunale di Budrio attraverso la realizzazione di una copertura ‘amovibile’ della vasca grande con la realizzazione di una struttura pressostatica (un "pallone")
  • per questo progetto è stato previsto un finanziamento pari a 1 milione di euro la cui corresponsione è legata al rispetto dei termini di progettualità fissati dal PNRR; tale finanziamento non può essere modificato in quanto a destinazione (salvo variazioni ben motivate e documentate) 
  • L’attuale Amministrazione, a seguito di approfondimenti tecnici, ha rilevato diverse criticità:
  1. La copertura pressostatica tende per sua natura a deteriorarsi per effetto delle operazioni di smontaggio e rimontaggio nei mesi invernali ed estivi, con la conseguenza di dover ipotizzarne la sostituzione in un arco temporale ricorrente (oneri economici). Per le stesse motivazioni (deterioramento) non sembra lo strumento migliore per arricchire il decoro ambientale della zona, come invece imporrebbe il Pnrr-rigenerazione
  2. aumento esponenziale del costo delle utenze (luce e gas), già in atto dal 2021 e dunque ben evidenti al momento dell’originaria progettazione, per cui il riscaldamento nei mesi invernali non risulta economicamente sostenibile
  3. un’apertura invernale porterebbe a due possibili scenari. Primo: il gestore può non essere in grado di sostenere i costi di un’apertura invernale e quindi decidere di rinunciare alla concessione. In questo caso i cittadini rischierebbero di perdere completamente la piscina. Secondo scenario: il gestore continua ad amministrare la struttura, ma per una gestione economicamente sostenibile sarebbe costretto ad aumentare il costo per gli utenti. In questo modo, le fasce più svantaggiate rimarrebbero escluse dal servizio e si otterrebbe il contrario di quanto richiesto dal PNRR
  4. mancanza di una progettualità finalizzata a favorire il risparmio energetico
  5. Mancanza di una progettualità per favorire le persone con disabilità o ridotta capacità motoria nelle modalità di accesso all’impianto e nell'utilizzo delle vasche. Questo risulta particolarmente penalizzante anche pensando che il nostro territorio ospita un distretto protesico-ortopedico di eccellenza con migliaia di ospiti che si troverebbero di fatto impossibilitati ad accedere al servizio
  6. Su questi aspetti sono stati fatti incontri con l’attuale Società di gestione (SOGESE) che hanno avuto l’esito di confermare, da parte della stessa, l’insostenibilità economica di quel progetto (copertura con un pallone pressostatico) e tutte le riserve sulla prosecuzione del rapporto con il Comune di Budrio. A questo proposito è bene ricordare che diversi impianti nel circondario, durante l’inverno ultimo scorso hanno subito la chiusura al pubblico per la insostenibilità economica e gestionale. Per conferma basta scorre le cronache locali dei mesi precedenti.
Vista la situazione, l’Amministrazione in carica ha comunque svolto ulteriori approfondimenti per comprendere se fosse possibile, attraverso un diverso progetto, garantire comunque la copertura della piscina, consentendo un risparmio energetico e un accesso inclusivo per tutti. Ne è seguita un'ipotesi progettuale (questa sì, è presente agli atti) che ha evidenziato un costo complessivo di fatto triplicato rispetto al contributo previsto in sede di PNRR.
Da queste verifiche economiche, tecniche e di inclusione sociale è conseguita la decisione di procedere alla richiesta di una revisione dell’originaria progettualità. Lasciamo ad altri fantasie e illazioni. Viste le difficoltà ad ottenere variazioni di progetto per i vincoli PNRR, si è fatto leva su quanto già fatto dal Comune di Imola che ha chiesto al Ministero (e ottenuto) di non procedere con un  progetto di rigenerazione della loro piscina, ma di impiegare diversamente tali risorse. Guarda caso, anche per il Comune di Imola si tratta di un progetto su una piscina che viene abbandonato! 

Utile sottolineare che la modifica al progetto è stata concordata e pienamente condivisa dalla attuale società di gestione che ne ha apprezzato in toto i contenuti, ritenendoli del tutto convincenti e dirimenti rispetto alle forti perplessità originariamente comunicate. 

Una considerazione prima delle conclusioni. E’ piuttosto bizzarro sentire invocare il coinvolgimento della cittadinanza oggi, quando all’epoca della progettazione non se ne ha traccia né memoria. Probabilmente l'ansia da campagna elettorale e la frenesia di tappezzare il paese con inutili manifesti sono state cattive consigliere.

In conclusione ci pare di poter dire che sia venuto il momento di rinunciare a tentativi di autodifesa creativi e fantasiosi come quella del "ventaglio di soluzioni tecniche" o a ricostruzioni ridicole come le presunte pressioni della politica per non intralciare altri comuni.

Meglio volgere lo sguardo in avanti per garantire che l’impianto risponda in pieno all’obiettivo di rigenerazione e riqualificazione ambientale dell’area, consenta l’accesso a tutte le persone senza rischi di gravare ulteriormente sulle singole economie e che risponda a quell'inclusività per cui tutti devono poter accedere che, non dimentichiamolo, è uno dei tre pilastri su cui si regge il PNRR.

Le nostre candele in piazza, per i morti del naufragio di Crotone

Siamo a una settimana dalla tragedia di Cutro (Crotone) dove un naufragio, a pochi metri dalla costa calabrese, ha ucciso decine di persone in gran parte di nazionalità afgana e pachistana, tra cui diversi bambini piccoli e piccolissimi.

Domenica 5 marzo, in piazza Filopanti a Budrio, insieme a molti nostri concittadini abbiamo ricordato i migranti, chi ha sperato e chi spera in una nuova libertà. Abbiamo ricordato con una profonda poesia di Shire (Casa) cosa significa affrontare viaggi che assomigliano a odissee, abbandonare tutto, privarsi della dignità. Abbiamo immaginato la forza che serve per la ricerca di una libertà negata.

L'immigrazione porta inevitabilmente l'incontro tra culture diverse, questione che non è delle più semplici. Accanto a chi ha un cuore pronto a tendere la mano verso l’altro, c’è chi vuole ergere muri e difendere il Paese da una “invasione nemica”. Abbiamo il dovere di non voltarci nell'oblio dell'indifferenza. Restiamo umani.

Come ha scritto la sindaca Debora Badiali poco dopo il momento di raccoglimento in piazza:

Su questa strage restano diversi interrogativi senza risposta che la rendono ancora più inaccettabile per una società che si dice civile e, ancor prima, per le nostre istituzioni democratiche.

Continua la sindaca:

se le condizioni del mare erano così difficili, come poteva navigare tranquillamente un’imbarcazione “pesantemente sovraffollata”? Perché la segnalazione del coordinamento marittimo (16 ore prima di quella di Frontex) non ha avuto effetto? Perché non è stato proclamato l’evento SAR (Search and rescue)? Perché è stata sin da subito un'operazione di polizia e non di soccorso?


Casa
di Warsan Shire

nessuno lascia la propria casa a meno che
casa sua non siano le mandibole di uno squalo
verso il confine ci corri solo
quando vedi tutta la città correre
i tuoi vicini che corrono più veloci di te
il fiato insanguinato nelle loro gole
il tuo ex-compagno di classe
che ti ha baciato fino a farti girare la testa dietro alla fabbrica di lattine
ora tiene nella mano una pistola più grande del suo corpo
lasci casa tua
quando è proprio lei a non permetterti più di starci.
nessuno lascia casa sua a meno che non sia proprio lei a scacciarlo
fuoco sotto ai piedi
sangue che ti bolle nella pancia
non avresti mai pensato di farlo
fin quando la lama non ti marchia di minacce incandescenti
il collo
e  nonostante tutto continui a portare l’inno nazionale
sotto il respiro
soltanto dopo aver strappato il passaporto nei bagni di un aeroporto
singhiozzando ad ogni boccone di carta
ti è risultato chiaro il fatto che non ci saresti più tornata.
dovete capire
che nessuno mette i suoi figli su una barca
a meno che l’acqua non sia più sicura della terra
nessuno va a bruciarsi i palmi
sotto ai treni
sotto i vagoni
nessuno passa giorni e notti nel ventre di un camion
nutrendosi di giornali a meno che le miglia percorse
non significhino più di un qualsiasi viaggio.
nessuno striscia sotto ai recinti
nessuno vuole essere picchiato
commiserato
nessuno se li sceglie i campi profughi
o le perquisizioni a nudo che ti lasciano
il corpo pieno di dolori
o il carcere,
perché il carcere è più sicuro
di una città che arde
e un secondino
nella notte
è meglio di un carico
di uomini che assomigliano a tuo padre
nessuno ce la può fare
nessuno lo può sopportare
nessuna pelle può resistere a tanto
Il
Andatevene a casa neri
rifugiati
sporchi immigrati
richiedenti asilo
che prosciugano il nostro paese
negri con le mani aperte
hanno un odore strano
selvaggio
hanno distrutto il loro paese e ora vogliono
distruggere il nostro
le parole
gli sguardi storti
come fai a scrollarteli di dosso?
forse perché il colpo è meno duro
che  un arto divelto
o le parole sono più tenere
che quattordici uomini tra
le cosce
o gli insulti sono più facili
da mandare giù
che le macerie
che le ossa
che il corpo di tuo figlio
fatto a pezzi.
a casa ci voglio tornare,
ma casa mia sono le mandibole di uno squalo
casa mia è la canna di un fucile
e a nessuno verrebbe di lasciare la propria casa
a meno che non sia stata lei a inseguirti fino all’ultima sponda
a meno che casa tua non ti abbia detto
affretta il passo
lasciati i panni dietro
striscia nel deserto
sguazza negli oceani
annega
salvati
fatti fame
chiedi l’elemosina
dimentica la tua dignità
la tua sopravvivenza è più importante
Nessuno lascia casa sua se non quando essa diventa una voce sudaticcia
Che ti mormora nell’orecchio
Vattene,
scappatene da me adesso
non so cosa io sia diventata
ma so che qualsiasi altro posto
è  più sicuro che qui.

In Magnolia i nuovi corsi per le neo mamme

È compito fondamentale delle istituzioni sostenere noi donne nel delicato percorso che ci porta a diventare mamme e poi nei primi mesi di vita dei nostri figli – ha dichiarato la Sindaca di Budrio Debora Badiali. Per questo mi sono interessata alla riattivazione di servizi come i corsi di gruppo pre e post-parto, insieme all’individuazione con Asl di una sede adeguata, più accogliente che in passato.

C’è il contributo di Sfera che ha devoluto per questo il contributo solidale del Natale della Farmacia Comunale di Budrio. E ci sono gli spazi accoglienti del Centro sociale La Magnolia per la ripresa, in questo 2023, dei corsi di accompagnamento alla nascita e di sostegno alle neo mamme, realizzati dalle ostetriche del Consultorio Familiare Asl. Gli argomenti sono molti, tra cui i cambiamenti in gravidanza, la gestione del dolore, il travaglio e il parto, l’allattamento, il puerperio, il rientro a casa.

E dal 29 marzo ripartirà anche lo Spazio Mamma, ovvero “un servizio di accompagnamento e sostegno da parte delle ostetriche alle neo-mamme sui temi dell’allattamento, dell’accudimento del neonato, delle vaccinazioni e tanto altro. In questo spazio possono accedere mamme con bambini da 0 a 6 mesi, senza necessità di prenotazione”.

L’interruzione forzata dovuta alla pandemia ha permesso di riorganizzare i progetti e di trovare una sede nuova e molto grande, per poter riprendere entrambi i servizi. È avvenuto grazie alla collaborazione tra Azienda USL di Bologna e il Comune di Budrio che ha messo a disposizione la sala del Centro Sociale “La Magnolia”.

Ne ha parlato anche il Resto del Carlino:


Ocarina goes to Conservatorio!

L'ocarina di Budrio fa il suo ingresso al Conservatorio Martini di Bologna! È arrivato il momento tanto atteso: dopo anni di lavoro, è stata istituita la cattedra di ocarina al Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna.

L’annuncio, praticamente in contemporanea del M° Emiliano Bernagozzi e della sindaca Debora Badiali, è arrivato nei giorni scorsi e rende ogni budriese ancora più orgoglioso.

Un risultato importantissimo – dichiara la sindaca – per la valorizzazione di uno strumento che fa conoscere Budrio e Bologna in tutto il mondo

facendo riferimento alla lunga tradizione legata all’artigianato, alla sua storia e all’ingegno dei suoi costruttori, alla creatività, alla passione e alle capacità dei musicisti che in questi anni hanno portato in giro per il mondo Budrio il nostro flauto di terracotta. Dal Gruppo Ocarinistico Budriese alla Scuola Comunale di Ocarina V. Grimaldi curata dall’Associazione Diapason Progetti Musicali che coinvolge i bambini di Budrio.
Ecco l’articolo di oggi, giovedì 9 febbraio:


Fossano, Ecowater e chiosco: buone notizie dall'assemblea di Prunaro

Si è tenuta giovedì 19 gennaio l'assemblea pubblica indetta dal Comune nella frazione di Prunaro. I temi in ordine del giorno erano l'ex area Ecowater e la gestione futura del canale Fossano.

Presente la sindaca con la Giunta comunale, insieme ai tecnici comunali competenti, sono stati esposti anche altri temi, come il bando che sarà pubblicato per la gestione del chiosco in via Loris Fortuna e la futura installazione di telecamere in frazione.

Ma partiamo dal canale Fossano.

Dice la sindaca in un suo post:

dopo anni, abbiamo ripreso in mano il dossier chiudendo una vicenda che si trascinava da troppo tempo. Impropriamente il canale è sempre stato di proprietà del Comune di Budrio, anche nel tratto fuori dal nostro territorio. Ora passa di proprietà alla Regione e giustamente sarà gestito dalla Bonifica Renana che ha competenze e strumenti in questo ambito. L’operazione era quasi conclusa nel 2017 e ora è stata portata a termine.

E prosegue riguardo al sito ex-Ecowater:

sono finalmente iniziate le attività per il ripristino ambientale dell’impianto dismesso. Il 22 dicembre il Comune ha affidato a una società specializzata il servizio di progettazione della rimozione dei rifiuti pericolosi e della bonifica del sito. È il primo passo dell’attività finanziata dal PNRR, che si concluderà entro il primo trimestre 2026, ma che già da quest’anno eliminerà le situazioni più a rischio all’interno dell’area.

Sul futuro del chiosco presente nell’area verde di via Loris Fortuna, oggetto in questi anni di vari tentativi di bandi e operazioni di riqualificazioni tutti andati falliti, la notizia è che «nel 2023 uscirà il bando per l’assegnazione della gestione a un privato, dopo alcune manifestazione di interesse che ci sono sembrate serie».

Si sta poi lavorando sulle telecamere per arrivare entro il 2023 a installarne diverse a Prunaro «per una maggiore sicurezza e un’efficace deterrenza soprattutto contro i furti e le truffe».


Iniziato il ciclo "Crescere... di questi tempi". 17 dicembre il secondo appuntamento

Sabato 3 dicembre è incominciato il ciclo di incontri dedicato a genitori di bambin* tra i 3 e i 5 anni, promosso dal Comune di Budrio, DeMonariLab e Coop. Cadiai.

Sono tre incontri rivolti a tutti quei genitori con bambini e bambine dai 3 ai 5 anni che si trovano in una condizione di vita che può richiedere un cambiamento negli stili di comportamento e nelle abitudini quotidiane per la cura e per l’educazione dei figli. L'obiettivo è "guardare alla vita con sguardo benevolo e attento, per poter affrontare un nuovo e a volte sorprendente quotidiano, nutrito dall’incontro con l’Altro".

Gli incontri, attraverso racconti e narrazioni, simulazioni, giochi e condivisioni, diventano una vera e propria "palestra delle emozioni" in cui ognuno porterà la sua esperienza come contributo. Cinzia De Angelis, psicologa e psicoterapeuta, accompagnerà e sosterrà i protagonisti in questa "esplorazione". Serve quindi una certa motivazione per partecipare e mettersi in gioco.

Dopo il primo avvenuto sabato 3 dicembre sulle competenze genitoriali "tra il dire e il fare", ecco il programma degli due incontri:

Zitti e buoni: le comunicazioni che definiscono e vincolano
sabato 17 dicembre dalle 16,30 alle 18,30
presso il Centro Polifunzionale Bambù Blu, Via Croce 9, Vedrana di Budrio

Spazi di crescita: ora possiamo!
Sabato 14 gennaio dalle 10,00 alle 12,00
presso il nido Aquiloni, Via Dante Mezzetti 10, Budrio

La presenza di animatrici garantirà la gestione dei bambini e delle bambine durante gli incontri (questa necessità andrà dichiarata al momento della compilazione della richiesta di partecipazione).

Si prevede la partecipazione di massimo 18 persone a laboratorio ed è quindi richiesta l’iscrizione. Si può partecipare ad un singolo laboratorio o all’intero ciclo.

Clicca qui per l’iscrizione e la compilazione del modulo

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una mail a:

sara.brunetti@comune.budrio.bo.it
cinzia.depietri@comune.budrio.bo.it
o telefonare ai numeri: 051 6928 308/287

Tre fondi per il sostegno alle persone in questo momento difficile per i bilanci familiari

18 novembre 2022

Importanti opportunità per accedere a contributi economici in tre diversi ambiti della vita famigliare che riguarda molti cittadini del nostro territorio:

Il primo è un contributo economico, una tantum, a sostegno delle famiglie che hanno un anziano non autosufficiente inserito nella graduatoria unica del Distretto Pianura Est per l’accesso alle Case Residenza Anziani (CRA) e collocato in una struttura residenziale accreditata/autorizzata al funzionamento. Scade il 23 dicembre 2022.

Anche il secondo è un contributo economico una tantum, in questo caso a sostegno delle famiglie che hanno attivato autonomamente un percorso assistenziale con Assistente Familiare a sostegno di persone anziane o disabili adulte. Scade il 23 dicembre 2022.

I terzo riguarda l'assegnazione di contributi per la copertura (parziale o totale) delle spese sostenute nel corso dell'anno 2022 per il pagamento delle utenze domestiche di gas, riscaldamento, energia elettrica, acqua. L'accesso alla graduatoria è previsto sotto un certo livello di Isee e il contributo non è cumulabile con altri contributi ricevuti dai Servizi Sociali Territoriali per il pagamento delle stesse. L'importo può arrivare a un massimo di € 1.200. Scade il 30 dicembre 2022.

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A Brera (Milano) la mostra di Lidia Bagnoli "Scorie del tempo"

Inizia oggi 26 ottobre 2022 - e si conclude il 29 gennaio 2023 - la mostra antologica di opere su carta di Lidia Bagnoli presso la biblioteca dell'Accademia di Belle Arti di Brera, in Milano.

Lidia Bagnoli ha insegnato a Brera per oltre venti anni e abita tra Boston e la nostra campagna, più precisamente a Dugliolo dove, da un antico oratorio, ha ricavato il suo studio artistico, un luogo suggestivo e unico per le nostre terre.

Oltre alle numerosissime mostre personali e collettive, ha messo a disposizione il suo alto profilo artistico nella collaborazione con diverse realtà del nostro territorio, come il Carnevale di Vedrana, la Fiera della Cipolla e la Giornata contro la violenza sulle donne.

 

All'apertura della mostra ha partecipato anche la Sindaca Debora Badiali. L'antologia è intitolata Scorie del tempo e riportiamo qui alcuni brani della sua presentazione, curata da Lorella Giudici:

 

non c’è distanza tra il millennio e l’istante (E. Montale)

[...] una vertigine che trasforma le facciate dei palazzi veneziani o genovesi in muri invalicabili, gli antichi velieri in relitti scheletrici, gli alberi secchi come radici in desolati crocifissi e le vestigia di archeologia industriale in spettrali città dantesche.

Lidia Bagnoli ha immortalato le sue Scorie dopo averle raccolte lungo le strade della vita, le ha chiuse dentro paesaggi carichi di ombre, di macerie, di plumbei silenzi.

[...] un dialogo serrato tra simboli e materia, tra dentro e fuori, tra certezze e speranze, alla continua ricerca di significati, di risposte, di segreti.

Sono carte, queste di Lidia, che hanno la “pelle” graffiata dalla punta della matita, hanno i colori impolverati dalla fuliggine del carbone e lo spazio trafitto da bagliori temporaleschi.

Sono visioni che [...] portano in filigrana, impressa nella loro essenziale monumentalità, la dimestichezza con lo spazio scenico, arte in cui Lidia Bagnoli per tanti anni ha sperimentato la propria espressività.

Nonostante le tinte cupe e pensose, i crolli, le nere scorticazioni e gli accenti di ruggine, qua e là affiorano scritte e segni di speranza e di salvezza [...] Monumenti e luoghi iconici, reperti antichi e ricchi di storia restano immobili, arroccati in un dignitoso e distaccato silenzio. Vestigia ormai anacronistiche, private quasi del tutto del loro originario valore politico e etico, ma pur sempre riconoscibili e spendibili in un ideale ed estremo messaggio di riscatto.

 


Ecco i nuovi campi da padel. Il tennis club si rafforza ancora.

«Esattamente 11 anni fa inauguravamo il circolo. Oggi siamo ancora qua a crederci e ad aggiungere qualcosa all'offerta. Voglio ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto. Nel farlo sono molto emozionato, ma si è commosso anche Roger Federer, quindi mi è concesso.»

Così Roberto Dalla Valle all'inaugurazione dei nuovi e bellissimi campi da padel all'interno del Tennis Club di Budrio, in via Zenzalino Nord in zona Bocciofila, che si è tenuta sabato 8 ottobre 2022. Il padel arriva a coronamento di 18 anni di impegno di Roby nell'ambito del tennis a Budrio.

Era il 2004 quando prese in gestione i due storici campi al Piazzale della gioventù, rimettendoli in sesto per quanto possibile. Da lì in poi tanto lavoro, tanto impegno e l'apertura nel 2011 del nuovo club, grazie all'impegno amministrativo ed economico del Comune e dell'allora Provincia di Bologna, insieme a un sempre maggiore investimento da parte della famiglia Dalla Valle che ha portato poi a un ulteriore campo da tennis, ai campi da beach tennis e oggi ai nuovi campi da padel.

All'inaugurazione è intervenuta anche la sindaca Badiali che ha così fatto il suo primo "taglio del nastro" del mandato:

«Si realizza un sogno che è però il risultato di un lavoro lungo anni di Roberto e di tutta la sua famiglia. La vostra professionalità ha permesso di realizzare tutto questo e di avere tante persone che vi seguono e premiano il vostro impegno, dai bambini e le famiglie che vengono qui in estate ai tanti sportivi che frequentano il club settimana dopo settimana. Vedere che ci sono persone che non si siedono ma lanciano sempre nuove sfide, è un'iniezione di fiducia e un esempio per tutti.»

 


Una stagione tutta nuova. Si torna al Consorziale, a 350 anni dalla sua fondazione

È online il nuovo sito del Teatro Consorziale. Possiamo finalmente vedere qui tutti gli spettacoli della stagione, con tutte le info su biglietti e abbonamenti.

«Una stagione di rinascita e ripartenza»
si legge nel comunicato del Teatro, con gli uffici comunali che hanno lavorato in estate, da zero, senza un progetto di gestione del teatro e facendosi carico direttamente della riorganizzazione e di tutti gli aspetti per far ripartire il teatro.

Anche se – per forza di cose – in ritardo rispetto agli altri importanti teatri bolognesi, è stata realizzata una campagna di comunicazione  e di affissioni diversa dal solito, che posiziona il teatro, la sua storia e la sua offerta partendo da tre parole forti: Altro? Oltre… Ultra! Qui potete ripercorrerla, per immagini.

Inoltre, sono state individuate collaborazioni e proposte artistiche per un programma «ricco e complesso che va da ottobre ad aprile del prossimo anno». In particolare, si tratta delle partnership con il Teatro EuropAuditorium e il Teatro Celebrazioni per la prosa, il Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra Senzaspine per la musica, la Baracca Teatro Testoni e il Teatrino dell’Es per il programma giovani e famiglie.

Insomma: autorevolezza, qualità, varietà della proposta e radicamento sul territorio. In più, uno sguardo finalmente metropolitano per l’offerta culturale di punta del Comune di Budrio. Una svolta che si attendeva da tempo.

Ci saranno l’opera, l’operetta e il concerto di Capodanno. E anche grandi personalità nazionali dello spettacolo e del teatro, insieme alla bella tradizione del dialettale a Natale.

Torna il Consorziale e si torna al Consorziale, proprio mentre in queste settimane ricorrono i 350 della sua fondazione.