Importante investimento della Regione Emilia-Romagna su Budrio per la sicurezza, con 2,5 milioni di lavori sugli argini.
Riportiamo qui il comunicato della Regione del 26 gennaio 2023 che descrive gli interventi previsti per rialzare e rinforzare gli argini.
Un altro importante segnale di attenzione verso Budrio e il suo territorio.
Verranno realizzate opere nei pressi del ponte della Riccardina e di San Martino in Argine. Obiettivo, ripristinare la funzionalità idraulica del corso d’acqua e ridurre la permeabilità del terreno.
Argini più alti e più solidi sul torrente Idice, per mettere in sicurezza il territorio in caso di piena. Nel comune di Budrio (Bo) è pronto a partire un maxi-intervento da 2,5 milioni di euro finanziato dalla Regione, per ripristinare la funzionalità del corso d’acqua e ridurre l’esposizione al rischio di infrastrutture e centri abitati.
“Si tratta di un nuovo pacchetto di lavori di fondamentale importanza dal punto di vista idraulico, che si pongono in continuità con quelli già svolti negli anni scorsi- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Difesa del suolo e alla Protezione civile-. Le opere, che proseguiranno per circa un anno, sono frutto di un’ampia attività di conoscenza del territorio, con rilievi topografici e indagini che hanno evidenziato le principali criticità da risolvere”.
In particolare, si punta alla salvaguardia di Budrio, Mezzolara, Vedrana e della viabilità sulla Strada comunale di via Riccardina e sulla provinciale Zenzalino Nord, preservando l’operatività del Canale emiliano romagnolo (Cer), in linea con quanto già realizzato tra i ponti Riccardina e San Martino in Argine in seguito alla rotta dell’argine dell’Idice (autunno 2019).
Il progetto
A valle del ponte della Riccardina, si prevede l’esecuzione di un intervento di rialzo della sommità dell’argine per una lunghezza complessiva di circa 370 metri, a sinistra del torrente, e per altri 500 metri sulla sponda destra.
Successivamente, per ridurre la permeabilità del terreno nell’argine destro a monte del ponte di San Martino, si realizzeranno diaframmi plastici, ossia barriere per ridurre il flusso dell’acqua lungo circa 380 metri a monte e 1300 a valle.
Altre opere pianificate sono il taglio e lo sfalcio della vegetazione nei tratti interessati, e la realizzazione di una difesa delle sponde in massi di circa 18 metri sulla destra del torrente, sempre a valle del ponte della Riccardina.