A Budrio è scomparso il futuro. Senza progetti, non si discute più di temi

Articolo a cura del gruppo Budrio Più per il notiziario comunale del mese di ottobre 2019
Vogliamo alzare lo sguardo dalle tante cose che a Budrio non funzionano. Le denunciamo costantemente e non smetteremo di farlo, in modo puntuale e senza sconti per nessuno. Proviamo però a fare qualche considerazione su temi importanti per la nostra comunità di cui non sentiamo più parlare, anche se sono stati oggetto di polemiche da parte di chi amministra e che prima era all’opposizione. Crediamo ci siano temi su cui il dibattito debba andare oltre l’eterna polemica sui rifiuti, sulle inefficienze quotidiane – che pure esistono – o sull’assenza di risposte dell’amministrazione.
Come sempre, anche stavolta partiamo da elementi oggettivi, con gli occhi rivolti al futuro di Budrio, anche perché è vicino il metà mandato.
Siamo quindi nella fase in cui ci prepariamo a essere pienamente alternativi a un movimento civico, quello guidato da Mazzanti, che non ha mai avuto progettualità e ha chiaramente esaurito la sua spinta.
 

URBANISTICA

È il tema su cui un comune e un Consiglio comunale possono incidere più direttamente, segnando la strada per il futuro: con l’urbanistica si dice quali vocazioni e quali identità ci si vuole dare per il futuro. In questi due anni ce ne siamo occupati in commissione e in Consiglio solo per adempimenti obbligatori, con una parte politica che non indica obiettivi e cosa vuole fare, la parte tecnica si limita a “fare il compito”, senza nessun input propositivo per il paese.
In passato ci sono state decisioni importanti come l’eliminazione di 120 ettari di consumo di suolo. Furono scelte contestate da chi oggi amministra che però non ha ancora proposto nulla, né indicato una direzione strategica sul tema.

SANITÀ E OSPEDALE

Qui il silenzio è assordante, ricordando la raccolta firme e le urla di Mazzanti contro la chiusura dell’ospedale (una fake news totalmente inventata). Ci è voluta una serata promossa da Budrio Più la scorsa primavera per tornare a parlare di questi temi: un incontro pubblico molto partecipato sul futuro della sanità locale in cui sono intervenuti i massimi responsabili bolognesi.
Amministrazione comunale assente anche su questo: un tema decisivo per la qualità della vita di tutti e con una popolazione che invecchia.
 

AGRICOLTURA

Sappiamo bene quanto sia importante questo settore per l’economia di Budrio e anche per il presidio e la difesa del territorio che gli agricoltori garantiscono, silenziosamente, a tutti i cittadini. Nei tre mandati dal 2002 al 2017 ci sono state profonde e positive innovazioni: convenzioni, accordi, terreni rimessi a disposizione degli agricoltori a scopi alimentari. Da due anni non se ne sente più parlare: nessun progetto, nessuna prospettiva, imprenditori e associazioni agricole che vanno avanti senza nessun gioco di sponda.
Questi sono solo alcuni dei temi di cui non sentiamo parlare. Pensiamo ai progetti sull’integrazione o al tema dell’immigrazione, all’educazione ambientale, alle attività di informazione per contrastare il gioco d’azzardo e le ludopatie, alla legalità.
 

AVETE NOTIZIE DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE?

Non parlandone, o realizzandole postume e in sordina, l’amministrazione svuota di significato le azioni che contribuiscono a consolidare una comunità, pensiamo per esempio al conferimento della cittadinanza ai bambini stranieri che frequentano le scuole di Budrio.
 
Inutile dire dell’ipocrisia e della strumentalità delle polemiche portate avanti fino al 2017, cioè fino a quando erano utili a colpire gli avversari.
Il problema – non nostro ma di tutti i budriesi – è che dietro quelle polemiche non c’erano programmi, idee e progetti. Non c’era tutto ciò di cui Budrio ha un disperato bisogno per darsi un futuro, per avere un comune funzionante e servizi di qualità, per tornare a essere protagonista delle politiche metropolitane e regionali.