Anni di accuse di Mazzanti. Ma sulla farmacia non è cambiato niente e va tutto bene.

Giovedì 25 febbraio si è tenuta una commissione consigliare di garanzia che aveva in ordine del giorno l’aumento di capitale di Sfera, da approvare come Comune socio della società.

Una formalità, come la gran parte delle delibere di questo mandato, sempre prive di strategia e visione del futuro. Abbiamo quindi chiesto, attraverso il presidente della commissione Maurizio Cesari, che alla riunione partecipasse anche un esponente di Sfera, per fare il punto della situazione, dopo 4 anni di silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Un silenzio particolarmente assordante, ricordando gli strali di Mazzanti e soci (quando erano all’opposizione) contro l’operazione Sfera. Alla commissione ha partecipato Roberto Rava, presidente della società.
Partiamo da alcuni dati politici acquisiti danni:
  1. Il Consiglio comunale, con una maggioranza diversa da oggi, nel 2015 votò l’ingresso del Comune di Budrio nella società Sfera, una società pubblica di comuni specializzata nella gestione di farmacie comunali. Lo fece per affidarle la gestione della nostra farmacia comunale, attiva (e in attivo) da anni ma che aveva bisogno di un rilancio.
  2. Ricordiamo bene la seduta in cui si fece quella scelta. L’attuale sindaco, allora consigliere di opposizione, non entrò nemmeno in sala. Preferì restare in piazza a distribuire un volantino firmato “Noi per Budrio” che raccontava, sin dal titolo, della svendita della farmacia comunale.
  3. Ciò che era scritto in quel volantino era falso: lo sapevano anche coloro che lo distribuivano. Nessuna svendita e nemmeno nessuna vendita. Del resto il Comune di Budrio si era già espresso formalmente per mantenere pienamente la titolarità e la proprietà della farmacia. In realtà la farmacia fu valorizzata e rilanciata, anche molto bene, tra il 2015 e il 2017.

In commissione, abbiamo quindi posto due domande al presidente di Sfera, Roberto Rava

  1. immaginiamo che le roboanti accuse del 2015 di chi oggi ricopre il ruolo di sindaco, si siano trasformate in battaglie di cambiamento dentro Sfera. Com’è cambiata la governance di Sfera dopo il 2017 e com’è cambiato il vostro rapporto con il Comune di Budrio?

    Risposta: L’impostazione della governance della società non è cambiata nella sostanza. La nuova amministrazione, pur rappresentata da chi aveva posto problemi e dubbi in passato, ha sempre condiviso le scelte ed espresso soddisfazione per il rapporto tra Sfera e Budrio.

  2. Fino al 2017 sappiamo di risultati molto positivi nella gestione della farmacia comunale di Budrio e nel conseguente ritorno economico a favore del Comune di Budrio. Dopo il 2017 è cambiato qualcosa nelle linee generali della gestione della farmacia? E come sono andate le cose in termini di soddisfazione reciproca Sfera-Comune?

    Risposta: Confermo i buoni risultati della farmacia dal 2015 in avanti. La soddisfazione espressa dal Comune e i buoni risultati economici sono la conferma della scelta lungimirante fatta dall’amministrazione precedente

Per sfortuna di Mazzanti, abbiamo buona memoria e andiamo spesso a rileggerci ciò che dicevamo noi e ciò che diceva lui in tempi non così lontani nel tempo sulle decisioni del Consiglio comunale.

Gli obiettivi dell’operazione Sfera erano sostanzialmente 3

  1. individuare una forma di gestione specializzata e qualificata, mantenendo comunque la proprietà della farmacia nelle mani del comune e affidandoci comunque a una gestione di una società pubblica, controllata da comuni del territorio;

     

  2. avere importanti ritorni economici dalla farmacia, anche maggiori di quelli (già buoni) avuto fino a quel momento;

     

  3. ingrandire la dimensione del negozio, anche ampliando il personale addetto alla farmacia.

Al di là della propaganda, delle falsità e degli insulti che alcuni di noi si presero nel 2015, possiamo dire con molta tranquillità che non solo quei 3 obiettivi erano giusti e sfidanti, ma che sono stati pienamente raggiunti per il bene di Budrio e dell’ente Comune, proprio grazie alle scelte che stavano alla base di quegli obiettivi.

 

Per fortuna, chi urlava e insultava non ha cambiato nulla di quelle decisioni e di quegli obiettivi.