260mila euro in meno dalla Polizia Municipale. Ma per Mazzanti è tutto ok

Ecco il discorso fatto dalla capogruppo Badiali in Consiglio Comunale mercoledì 30 ottobre.

Nel 2019, le entrate per recuperi di natura tributaria, che, per loro natura, non sono ricorrenti, hanno raggiunto la somma di 1.750.000 euro, importo pressoché irripetibile nel prossimo futuro e ragionevolmente destinato a ridimensionarsi in sede di previsionale.
Anche sul fronte dei trasferimenti abbiamo importi di cui il nostro Comune ha beneficiato ma che non derivano da misure strutturali:
  • 100mila euro ricevuti con la Legge 145 (Governo nazionale), grazie ai quali sono stati fatti lavori in Auditorium, alle Torri e al Museo dell’ocarina;
  • 90mila euro del decreto Legge 34 (Governo nazionale), ora destinati a lavori per scuola e palestra di Mezzolara,
  • 83mila euro ricevuti dalla Regione Emilia-Romagna che consentiranno una riduzione delle rette degli asili per l’anno scolastico in corso.
Ci sono quindi già oggi elementi per prevedere che il 2020 andrà affrontato con molta cautela, perché sostenibilità del bilancio e difesa dei servizi saranno legati anche alla tenuta di livelli corposi delle entrate non ricorrenti. A questo aggiungiamo che da qui a 6 mesi andranno in pensionamento due colonne portanti dell’ufficio tributi. In assenza di adeguate e qualitative assunzioni, saremo destinati a correre un rischio che non credo potremmo permetterci, cioè quello di porre l’ufficio tributi in uno stato di sofferenza operativa che avrebbe ripercussioni su flussi di entrate che per il Comune sono prioritari, anche alla luce dell’andamento delle entrate extra tributarie.
 
Passiamo ora all’ulteriore revisione al ribasso delle entrate derivanti da sanzioni: se a fine luglio la previsione era già stata rivista al ribasso (per 200mila euro) oggi assistiamo ad una ulteriore sforbiciata per circa 70mila euro.
 
Per dare un’idea dell’approssimazione e della superficialità con le quali si è approcciato il rientro della Polizia Municipale basta riepilogare i dati: nel previsionale di Marzo vennero stimate entrate per 380mila euro, che a Luglio sono diventati 180mila e che oggi scendono addirittura a 120mila euro.
In sette mesi sono svaniti i due terzi della previsione iniziale, e questo senza contare gli ingenti investimenti fatti in parte capitale, con acquisti e noleggi di varie attrezzature.
Di converso, le previsioni di spesa non sono calate in modo proporzionale, e quindi si è creata una divaricazione abissale tra le valutazioni che costituirono il presupposto per il rientro della PM e la realtà dei numeri.
 
Leggiamo molto spesso di recriminazioni rivolte al passato, “non abbiamo soldi perché quelli di prima…”. Sull’operazione economicamente fallimentare del ritorno della PM a Budrio la responsabilità è tutta della maggioranza consiliare. Effetto Budrio ha sbandierato ovunque la bontà di quel provvedimento, esibendolo come fosse un trofeo di caccia: quello che possiamo dire oggi è che è stata bruciata una importante mole di risorse sull’altare dell’improvvisazione. Ma più che nei danni del passato, credo che il vero pericolo stia nell’impostazione verso il futuro: anziché prendere atto del fatto che il progetto della Polizia Municipale, così com’è, è esiziale e sconveniente da mantenere, si prosegue con previsioni di assunzioni tese ad inserire ulteriori addetti (come se poi non si dovessero prevedere ulteriori spese anche solo per quel che riguarda il pagamento di più stipendi).
Vorrei chiedere: tutti questi vigili che si vuole assumere, a cosa servono? A garantire le turnazioni per sagre ed eventi? A fare quelle multe che, come abbiamo visto, non vengono fatte? Se abbiamo un taglio a ribasso di 2/3 rispetto al previsionale, ci servono 2/3 in più dei Vigili per pensare di arrivare alla cifra ipotizzata dal Sindaco?
 
A nostro avviso, più che assunzioni o voli pindarici per giustificare questa operazione, sconveniente fin dalla sua genesi, bisognerebbe semplicemente andare da Terre di Pianura e chiedere di riprenderci nel team, ricostruendo e rafforzando il corpo unico.
Se 260.000€ in meno di entrate della PM non sono un problema per il sindaco, allora il bilancio non ha problemi
Sulla variazione di bilancio per la quale siamo stati convocati come Consiglio Comunale, non c’è molto altro da dire, se non che abbiamo un utilizzo di avanzo vincolato per 77 mila euro, 58mila dei quali relativi ai lavori per la scala della palestra delle medie (progetto e soldi del 2016) che furono aggiudicati a Giugno 2017 per poi subire una variante in corso d’opera nell’ottobre dello stesso anno, con immediata e contestuale aggiudicazione dei lavori. Ora siamo a Ottobre 2019, speriamo dopo due anni di vederla realizzata.
 
Parte dell’avanzo utilizzato, circa 5mila euro, deriva poi dall’utilizzo delle giacenze del conto Budrio Per (fondo che ospita tutti i gettoni di presenza devoluti dal nostro gruppo e da un componente del gruppo misto) e viene messo a disposizione del settore sociale.
Ricordiamo che il conto nacque da un’iniziativa del nostro gruppo consiliare e ha sempre visto confluire in esso i gettoni di presenza dei nostri consiglieri. Non sappiamo se negli ultimi due anni siano stati fatti interventi per erogare quelle somme, ma non ricordiamo di avere visto comunicazioni in tal senso da parte del Comune.
Nella commissione propedeutica a questa seduta, abbiamo chiesto di potere avere un report sull’utilizzo di quei soldi. Non ci è stato detto nulla in questi giorni e nemmeno questa sera in Consiglio Comunale.
Chiediamo sin d’ora che, una volta che i fondi saranno utilizzati, il Comune ne dia adeguata informazione attraverso il sito dell’Ente. Chiunque può effettuare versamenti su quel conto, e pubblicizzarne le erogazioni potrebbe magari spronare altri cittadini a fare donazioni.
Come gruppo però, viste le modalità e la non trasparenza nella gestione, valuteremo se devolvere il gettone ad altre realtà.
 
I dati di bilancio del 2019 dicono che sulla strada del contratto civico con i budriesi ci sono ostacoli enormi, derivanti perlopiù dall’aver creato aspettative infondate.
Questo lo si evince anche da un DUP che, strada facendo, si ridimensiona a vista d’occhio: nel tempo sono sparite molte cose, tra le quali la riduzione di tasse e tariffe, che sono anzi aumentate.
Ripetiamo: gli aumenti di tasse e tariffe, oltre al recupero tributario ed ai trasferimenti una tantum di Stato e Regione hanno creato sul 2019 condizioni di favore che difficilmente si ripresenteranno nel 2020.
 
Questo è quanto, come sarà possibile invertire il corso degli eventi, non è dato saperlo: tra una maggioranza che si fa raccogliticcia e una luna di miele coi budriesi che scricchiola da tempo e il venir meno della semplicità con cui l’attuale sindaco affrontava i problemi quando era all’opposizione.
 
Il sindaco, invece, da due anni ripete le stesse giustificazioni, dando la colpa ad altri di cose che dovrebbe gestire lui. Un tempo un po’ lungo in cui non si è messo in campo niente di positivo per il futuro del paese. Nasconde tutto sotto il velo del “non ci sono soldi” (cosa falsa), arroccandosi ogni giorno di più dentro al castello di mistificazioni che si è creato. Forse è un po’ tardi per dismettere i panni del personaggio che si è creato in questi anni. Ma sarebbe anche una grande prova di maturità.